Catania Picco del virus influenzale: circolazione ceppo della suina"

“È il picco del virus influenzale: forte circolazione del ceppo della suina”

Il professor Iacobello spiega cosa sta accadendo

CATANIA – “È un virus influenzale virulento capace di produrre effetti anche gravi”. Il professor Carmelo Iacobello, Direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ospedale Cannizzaro – in quello che è stato un ceppo influenzale che ha contagiato intere famiglie – è chiaro: “Quest’anno il ceppo dell’influenza è stato, certamente, più netto. E, in verità, un impatto di questo genere ce lo attendavamo”

Sulla scorta di cosa?

“Beh, perché sia il virus Covid che ha ridotto le difese immunitarie, sia la scarsa adesione alla campagna del vaccino antinfluenzale – per la quale quest’anno abbiamo toccato record negativi su tutta la linea -, sia anche l’abbassamento dell’utilizzo delle mascherine: ebbene, tutto questo ha finito col creare quella che io ho definito essere la tempesta perfetta”. 

Una tempesta che ha lasciato scampo davvero a pochi.

“Sono state tutte queste circostanze a contribuire alla diffusione di un virus influenzale che ha un ceppo particolarmente virulento, capace di dare manifestazioni gravi e severe”.

“Curva in discesa”

A cose ormai fatte, come si può intervenire?

“Di fatto, in queste circostanze si deve ormai aspettare che la curva epidemica faccia il proprio corso. In questo momento siamo sostanzialmente nella fase in cui la curva di contagio dovrebbe essere in discesa. Quello che andava fatto, era prevenire questa situazione”.

Quindi il cosiddetto picco influenzale dovrebbe essere stato raggiunto?

“Sì, anche se adesso il rientro a scuola potrebbe creare un mini-picco che però non dovrebbe più essere preoccupante”.

Come ci si può cautelare in appresso? Ad esempio per la prossima stagione fredda?

“La vaccinazione rappresenta la più efficace delle misure preventive. Il vaccino che quest’anno è stato messo a disposizione della popolazione era un vaccino eccellente perché era un quadrivalente in cui erano presenti due antigeni virali ed altri due per il virus del gruppo b. L’ho fatto anch’io e, sebbene per motivi professionali, ho avuto a che fare con pazienti che hanno preso il virus influenzale, io e la mia famiglia è come se avessimo avuto uno scudo protettivo. È stato un peccato non averlo potuto somministrare alla popolazione”.

Criticità

Che impatto ha avuto il virus in Sicilia? 

“Soggetti anziani o con fragilità sono sempre quelli pagano per tutti. Ma in questo caso, ad essere interessati sono stati anche soggetti giovani che hanno avuto complicazioni severe nell’ambito della malattia influenzale che ha portato, in alcuni casi, anche a finire in Rianimazione, intubati. Molti ce la fanno ad uscire dalla situazione critica ma, come ogni anno, c’è anche chi purtroppo non ce la fa”.

È scattato anche un allarme sul fronte dell’influenza suina.

“In questo momento c’è una fortissima circolazione del ceppo della suina che è responsabile di alti contagi e di complicazioni cardiache e polmonari: che sono sempre quelle maggiormente temute”.


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