Quel mercato non accatastato, Bottino: "Ora basta, si intervenga"

Quel mercato non accatastato, Bottino: ‘Ora basta, si intervenga’

Sullo storico mercato di via Duca degli Abruzzi, la denuncia del vicepresidente di Commissione: "La politica ha fatto ciò che era necessario, la burocrazia del Comune si metta all’opera".

CATANIA. Lo storico mercato di via Duca degli Abruzzi, una struttura che esiste da decenni e che a regime potrebbe ospitare 65 postazioni di commercianti in quello che un tempo fu la fiera alimentare più importante di Catania, è chiuso dal 2019 per un tecnicismo: mancherebbe l’accatastamento.

A denunciarlo è il vicepresidente della Commissione Mercati Daniele Bottino, che parla senza mezzi termini di “scandalo” e sottolinea: “E’ un problema burocratico, nessuno dia la colpa alla politica”.
Il capogruppo di Catania 2023 sottolinea che la sua denuncia “è supportata e condivisa da tutta la sesta Commissione Mercati” e ricorda che la riqualificazione della struttura, oggi modernissima, risale al 2014, costata all’incirca 300 mila euro. Nella struttura rimasero per qualche tempo a lavorare i primi commercianti che a un certo punto, di fronte all’impossibilità e alle lungaggini legate al completamento della gara per far insediare gli altri operatori, anch’essi rinunciarono consegnando le licenze.
E così, nonostante alla gara abbiano partecipato numerosi operatori, tutto resta fermo.

“Nel 2021, attraverso le nostre richieste e le interrogazioni fatte, la ragioneria ha autorizzato l’impegno di spesa di 15 mila euro per l’accatastamento – prosegue Bottino –. Allora si fece anche una conferenza stampa in cui si annunciarono tempi brevi per l’accatastamento, che avrebbe consentito di procedere poi con l’assegnazione degli spazi, ma da allora la Direzione del Patrimonio non ha ancora ultimato l’accatastamento”.

Per il vicepresidente, questa struttura, totalmente ristrutturata, oggi rischia di essere “vandalizzata” nonostante le decine di richieste di gente che può mettersi a lavoro o di esternalizzazione del mercato. “Dal 2019 c’è un lucchetto ed è chiuso – conclude il vicepresidente -. Stiamo parlando di un immobile per cui sono stati spesi 300 mila euro nel 2014 che ha al suo interno 10 botteghe ristrutturate e una cinquantina di stalli, più quelli fuori: era il mercato alimentare più grande di Catania, per questo occorre che si proceda senza indugio all’accatastamento. Oggi la politica ha fatto tutto ciò che era necessario, serve che la burocrazia del Comune di Catania si metta all’opera: da oltre un anno si è fermi per l’accatastamento, un atto semplicissimo che si sta rivelando uno scoglio insormontabile. La mia denuncia è diretta espressamente a trovare una soluzione, che la direzione patrimonio possa attivarsi immediatamente facendosi supportare anche dalla direzione urbanistica per accatastare questo immobile perché questo è un lavoro di un giorno”.


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