CATANIA – Richieste di confronto e scontri interni, nel mosaico della composizione delle Partecipate manca ancora qualche tessera. Ieri l’addio di Giacomo Bellavia da amministratore unico di Amts, mossa fondamentale nella lunga partita a scacchi della nomina nelle società partecipate, restano le altre caselle da riempire.
Partecipate
E se, come si sussurra con sempre più convinzione, alcune formazioni politiche avrebbero trovato l’accordo e stabilito su quale poltrona far sedere i propri esponenti. A partire proprio dall’azienda di trasporto.
Che pare andrà agli autonomisti e al nome avanzato sin da subito dai lombardiani. Ovvero quello di Fabio Taccia, restano alcuni nodi da sciogliere che potrebbero impedire al sindaco Trantino di dare corso allo spoil system a breve.
Il confronto politico
A cominciare da Forza Italia dove i malumori tra le correnti starebbero montando piuttosto che sgonfiarsi. Un tira e molla tra quella trainata dal deputato acese Nicola D’Agostino, che avanzerebbe richieste di partecipata forte di tre consiglieri comunali. E l’altra, guidata dall’ex assessore Salvo Tomarchio, secondo cui gli accordi presi in occasione della formazione delle liste sarebbero altri e vorrebbero lo scorrimento.
Il che assegnerebbe la partecipata a un uomo dell’ex rappresentante della giunta comunale che, a quanto pare, gradirebbe la Sidra. Una questione che da Palermo sarebbe arrivata fino ai tavoli romani.
Anche in casa Dc sembra che i discorsi siano ancora aperti: sebbene possano vantare la guida della SCMC (ex Pubbliservizi), partecipata della Città metropolitana, i democristiani avrebbero espresso più volte la disponibilità a rimettere l’azienda sul tavolo.
“C’è un’interlocuzione aperta – afferma Carmelo Coppola, segretario cittadino – ma ancora non è stato stabilito nulla. Siamo disposti a ragionare, ma occorre mettere qualcosa sul piatto”.
Per quanto riguarda Prima l’Italia, rientrati i malumori dovuti alla delibera – poi sospesa – sulle emissioni acustiche musicali nelle zone della movida cittadina, sembra sempre più probabile l’ipotesi Multiservizi e che l’uomo scelto sia sempre Nico Sofia.
Pare infatti che le problematiche legate ai requisiti per guidare una partecipata – la laurea e la pregressa esperienza – siano state superate. Gli stessi rumors vorrebbero nessun cambio della guardia in Catania Rete Gas. Dove presidente resterebbe Gianfranco Todaro, molto vicino al consigliere Daniele Bottino, capogruppo di FdI a Palazzo degli Elefanti.