Catania, sequestrate | tre "case chiuse", un arresto - Live Sicilia

Catania, sequestrate | tre “case chiuse”, un arresto

Prostituzione
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Operazione dei carabinieri contro il fenomeno della prostituzione, a Catania. Oltre ai controlli su strada, operati nello storico quartiere di San Berillo, sono state ispezionate alcune abitazioni. Il bilancio delle due ultime settimane è di circa 27 appartamenti sottoposti a controllo in quanto ritenuti potenzialmente adibiti all’esercizio della prostituzione. Tre “case chiuse”, nel centro del capoluogo etneo, sono state poste sotto sequestro preventivo. Una cittadina colombiana è stata arrestata mentre altre ragazze sono state denunciate.

Ad insospettire gli investigatori è stato il continuo via vai di clienti, di ogni genere, che frequentavano gli immobili siti nei pressi di via Etnea, all’altezza di via Monserrato e di via Gabriele D’Annunzio all’altezza di via Oberdan. Gli appartamenti sarebbero stati affittati da ignari proprietari catanesi per un importo medio di circa 1.000 euro al mese.
In manette, dopo il sequestro del primo immobile, è finita una cittadina colombiana, in manette Mirela Rodriguez Puerto Deysi, 37 anni, residente nel salernitano, ma di fatto domiciliata da almeno un anno a Catania. La donna e’ stata arrestata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Un’altra connazionale, C.A., di 40 anni, considerata “la mente” del sodalizio criminale, è stata denunciata a piede libero per gli stessi reati. La donna, al momento irreperibile, faceva da collegamento con il paese di origine. I militari hanno scoperto che riceveva circa 2.500 euro al mese, a mezzo “transfer money” da Catania, a fronte di circa 4.000 euro ricavati da una prostituta, sua connazionale, che sfruttava.
A seguito del sequestro del secondo immobile, è stata denunciata una dominicana, P.E. di 36 anni, che metteva a disposizione il suo appartamento a “colleghe” in transito a Catania per brevi periodi.

Teatro dell’ultimo sequestro un appartamento dove una giovane colombiana si prostituiva all’insaputa della zia intestataria dell’affitto. Le indagini dei Carabinieri proseguono. Attesi nuovi controlli e sviluppi dalle verifiche dei contratti di affitto.


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