Catania spera nel porta a porta: 'Ma riduzione Tari è lontana'

Catania spera nel porta a porta: ‘Ma riduzione Tari è lontana’

Il nuovo appalto, al via non senza difficoltà potrebbe aiutare ad abbassare i costi per i cittadini. Ma l'emergenza è dietro l'angolo.

CATANIA – Una riunione urgente a Palazzo degli Elefanti per stabilire come muoversi. A poche ore dall’avvio del nuovo appalto della nettezza urbana in due quartieri della città, e con le operazioni di pulizia straordinaria ancora da terminare (in alcune aree i rifiuti accumulati in settimane sono ancora lì), il sindaco ha convocato le tre aziende che si sono aggiudicate la gara – o che, come nel caso della Dusty, gestiranno il servizio in affidamento diretto – oltre la Srr, stazione appaltante del nuovo appalto, e la polizia municipale.

Partenza difficile

Focus dell’incontro, l’avvio della raccolta differenziata porta a porta che, progressivamente, vedrà coinvolta tutta l’area urbana ma che già lunedì è partita nei quartieri di San Giovanni Galermo e San Giorgio, rioni nei quali i cassonetti sono scomparsi, scatenando in alcuni casi panico e disorientamento in una popolazione non certo abituata alla differenziata. “Non siamo partiti nel migliore dei modi – ammette l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella – a causa dell’emergenza rifiuti subita e della necessità di raccogliere quanto era sul territorio. Ma l’impegno è alto. Sappiamo che questa è una grande opportunità ed è importante che siano tutti a coglierla, anche per poter pagare meno di Tari e vedere la città più pulita e decorosa”. 

L’emergenza e l’informazione rallentata

Molti cittadini, sebbene i volantini con il calendario siano stati recapitati dalle ditte, non erano affatto informati dell’avvio del nuovo sistema, non sono preparati ad effettuare la raccolta secondo le nuove, stringenti, regole. Per quanto se ne parli da decenni, ormai, sono numerosi coloro che non sanno conferire correttamente i materiali. La mancanza di mastelli o appositi sacchetti, poi, non agevola certo la transizione. Ne è consapevole l’amministrazione comunale che, infatti, prevede un periodo di assestamento, un paio di settimane per entrare a regime, e procedere con lo step successivo. “Chi non ha ricevuto i mastelli, perché siamo ancora in fase di distribuzione, potrà mettere il rifiuto davanti l’abitazione o all’ingresso del condominio – dice ancora Cantarella – possibilmente differenziandolo. Noi passeremo a raccoglierlo”. 

I cassonetti spariti

Nelle zone dove i cassonetti sono “spariti” ma nelle quali non è ancora partita la raccolta porta a porta, presto spunteranno nuovi contenitori. “Nel cambio appalto va sostituita la strumentazione – spiega l’assessore. Siamo partiti in emergenza e ci siamo concentrati per risolverla. Ma gradualmente, in questi quartieri, i cassoni saranno sostituiti”.

Prossimo step: Monte Po

Il porta a porta, la prossima settimana, scatterà anche a Monte Po. Entro dicembre, obiettivo dell’amministrazione, è cambiare sistema in tutta la zona a monte della Circolvallazione e nella zona sud della città. Compresa quella industriale, per la quale sarà attivata una modalità speciale. “Serviremo la zona industriale, come abbiamo già fatto per le strutture ospedaliere, il Mass – continua. L’obiettivo è mettere in rete questi grandi centri che producono quantità di ffrifiuti importanti.

Isole ecologiche: presto nuove strutture

È sempre possibile, comunque, portare i rifiut nelle isole ecologiche. Qui, non solo si possono conferire i rifiuti differenziati e gli ingombranti, ma viene effettuata la pesatura, con relativo sconto in bolletta. “Si possono fino a 150 euro in un anno – sottolinea Cantarella. Invito chi attualmente è disorientato a recarsi qui”. Sono ancora solo tre a Catania – oltre gli ecopunti mobili dove, però, i rifiuti non vengono pesati, ma presto il numero dovrebbe aumentare. “insieme all’assessore Parisi, abbiamo attinto a un finanziamento e, con i fondi messi a disposizione del Ministero, contiamo di realizzare isole ecologiche all’avanguardia, come quella di viale Tirreno – prosegue il rappresentante della giunta comunale.

 Gli sconti in bolletta

Usufruire delle isole ecologiche, al momento, è l’unico modo per ottenere degli sconti sulla Tari, tra le più alte d’Italia. Quel che produrrà il nuovo corso, con la differenziata estesa a tutti e la diminuzione dei conferimenti in discarica, le cose dovrebbero cambiare, Ma ci vuole ancora tempo. “La Tari sarebbe già diminuita se non fosse che, contestualmente, la discarica ha aumentato i prezzi – spiega Cantarella. Quando ci siamo insediati, pagavamo 86 euro a tonnellate. Oggi, con l’emergenza che c’è stata e con il fatto che Sicula Trasporti è satura e deve portare i rifiuti in altre discariche, paghiamo 160 euro a tonnellata”.

La speranza nel nuovo appalto

La speranza è che, con il nuovo appalto, la raccolta differenziata cresca a tal punto da diminuire i conferimenti in discarica e, quindi, i costi. Ma all’orizzonte potrebbe esserci una nuova emergenza. a breve, infatti, il decreto regionale che consente a Sicula trasporti di portare i rifiuti negli altri impianti dell’isola dovrebbe perdere di efficacia. “Se i rifiuti dovranno essere spediti fuori dalla Sicilia, i costi saranno quadruplicati – tuona Cantarella, che si appella alla cittadinanza. “La speranza è nel catanese: se riduciamo l’indifferenziato e tutti remiamo dalla stessa parte, possiamo produrre un risparmio enorme e questo potrà ridurre i conferimenti in discarica e il costo della Tari”. 


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