Cavallaro a Lipari: | “Gestione poco limpida” - Live Sicilia

Cavallaro a Lipari: | “Gestione poco limpida”

A Giarre l’assessore allo Spettacolo Giuseppe Cavallaro polemizza con il dirigente dell’Area Finanze. “Ormai è l’Ufficio Finanziario a dettare l’indirizzo politico della città”.

Giarre, i conti del comune
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Giuseppe Cavallaro

GIARRE – E’ scontro al Comune di Giarre tra l’assessore allo Spettacolo, Giuseppe Cavallaro, e il dirigente dell’Area Finanze, Letterio Lipari. Nel corso dell’incontro, organizzato al Palazzo della Cultura con le scuole e le associazioni del territorio, per organizzare il cartellone di carnevale, l’assessore Cavallaro ha lamentato le ristrettezze economiche dell’ente comunale: “Stiamo attraversando una fase un po’ delicata – spiega – Abbiamo approvato il bilancio da poco e già gli uffici stanno lavorando alle operazioni di riequilibrio. Le somme a disposizione, quindi, sono esigue”.

Ma è subito dopo che Giuseppe Cavallaro attacca duramente il ragioniere capo del Comune, facendo anche un’autocritica: “Negli ultimi tempi la politica ha avuto qualche deficit – dichiara – E’ l’Ufficio Finanziario a dettare le linee e l’indirizzo politico di questa città. Una situazione – prosegue – che sta creando non pochi malumori tra gli altri dirigenti”. Ma è l’atteggiamento complessivo del ragioniere capo Lipari a lasciare perplesso l’assessore Cavallaro, che definisce senza mezzi termini poco limpida la gestione finanziaria del Comune: “Ho chiesto di poter visionare le entrate e le uscite dell’Ente nell’ultimo quadrimestre, ma finora la mia istanza non ha avuto risposta”.

L’assessore torna, infine, sulle cartelle “pazze”, recapitate ai cittadini giarresi nelle ultime settimane: “Chi pagherà il danno, che ammonta ad almeno 50mila euro, per l’invio di 9mila cartelle esattoriali, in molti casi errate?”. Ma a difendere l’operato del dirigente dell’Area Finanze è il Sindaco Teresa Sodano: “Non si tratta di dettare linee ed indirizzo politico – spiega – Purtroppo abbiamo problemi con la manovra di riequilibrio e siamo quindi limitati e condizionati dagli uffici finanziari che non possono – conclude – impegnare somme, se non per servizi necessari”.

 


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