"Uno a Castelvetrano": Messina Denaro, malattia svelata dai fratelli

“C’è un uomo…”: fratelli svelano la malattia di Messina Denaro

Le intercettazioni captate fra luglio e ottobre dell'anno scorso

PALERMO – C’era “quel signore di Castevetrano” che ha “il morbo di Crohn” o “la colite ulcerosa”. Così fra luglio e ottobre dicevano Salvatore e Rosalia, fratello e sorella di Matteo Messina Denaro. Fu questa intercettazione a rilanciare l’attenzione sulle condizioni di salute del capomafia di Castelvetrano.

Non si parlava ancora di tumore. Che il il padrino stesse combattendo la battaglia contro il cancro sarebbe emerso il 22 dicembre dell’anno scorso con il ritrovamento del pizzino che Rosalia teneva nascosto nella gamba di una sedia nella casa di famiglia in via Alberto Mario, a Castelvetrano. Era il diario clinico con gli interventi chirurgici e le terapie. I carabinieri del Ros entrarono nell’abitazione, tenuta sotto osservazione anche dalla polizia, per piazzare nuove microspie dopo avere riscontrato degli strani movimenti. Rosalia Messina Denaro stava a lungo in bagno e c’era da monitorare il primo piano.

Volevano piazzare le cimici e scoprirono l’appunto che confermava la malattia del boss di cui parlavano Rosalia e Salvatore. La prima è stata arrestata dopo che la cattura del latitante di cui sarebbe stata l’alter ego durante la latitanza e una sorta di successore quando la fuga trentennale. Salvatore Messina Denaro in carcere c’è già stato. Cinque anni fa ha finito di scontare la condanna per avere guidato la famiglia mafiosa di Castelvetrano, per nome e per conto del fratelli latitante. Il suo successivo ruolo è tutto da chiarire, visto che lo stesso Matteo Messina Denaro nel corso di un interrogatorio ha lasciato intendere di avere mantenuto i contatti con il fratello. Ed è sempre stato il fratello ad incontrare il medico Alfonso Tumbarello alcuni anni fa quando l’ex sindaco Antonio Vaccarino voleva agganciare il latitante. Ma questo è un capitolo a cui sta ancora lavorando la Direzione distrettuale antimafia di Palermo.


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