PALERMO – Continua il cammino tortuoso del centrodestra alla ricerca di una quadra su coalizione e candidato. Prende sempre più corpo la prospettiva di un allargamento al centro della coalizione. Centristi e alfaniani lavorano a un listone di centro su cui nel nome del Ppe potrebbero convergere altri moderati come il Cantiere popolare, come raccontato la scorsa settimana da Livesicilia. E la settimana prossima Pierferdinando Casini sarà in Sicilia anche per affrontare il tema. In realtà resta aperto il canale di comunicazione con il Pd dei moderati oggi alleati dei dem. Gl incontri sono andati avanti fino a questo weekend. Ma in assenza di una prospettiva chiara da parte del Partito democratico, che ancora insegue Piero Grasso, alfaniani e casiniani si guardano attorno. E trovano sponda in Saverio Romano e anche in Gianfranco Miccichè, che vuole una coalizione larga e che al riguarda ha ottenuto il nulla osta di Berlusconi.
C’è un tema nazionale sullo sfondo. I moderati sono interessati a garanzie sulla legge elettorale che oggi nessuno può dare. E non è da escludersi che il tavolo col centrodestra salti e che i centristi tentino una corsa solitaria per puntare al più alto risultato possibile con un loro candidato.
Restano in campo i nomi dei papabili Giovanni La Via, Gaetano Armao e Roberto Lagalla, soprattutto se la caratterizzazione della coalizione sarà più spostata al centro. Ma nessuno ha accantonato l’ipotesi Nello Musumeci, che resta in campo. Si parla anche della possibilità di una candidatura da pescare fuori dalla politica, che sia in grado di aggregare. L’identikit è quello di Giovanni Pitruzzella, giurista e presidente dell’Antitrust, il cui nome, è emerso in diversi conciliaboli d’area. “Non ci penso nemmeno”, liquida le voci l’interessato. Tra i nomi presi in considerazione anche altri provenienti dal mondo imprenditoriale palermitano, con un link al partito di Alfano.
Ma al momento, prima dei nomi, la priorità per il centrodestra è quella politica: definire un profilo nuovo della coalizione. Senza rinunciare a Musumeci ed evitando guerre fratricide. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo le sirene del centrosinistra. Leoluca Orlando è al lavoro per raccogliere la “sua” coalizione palermitana, convocata per lunedì prossimo, come aveva auspicato Totò Cardinale. Il filo tra il centrosinistra e le truppe di D’Alia e Alfano non si è ancora spezzato. Ma il tempo stringe e la campagna del candidato a 5 Stelle Giancarlo Cancelleri è già cominciata.