Lo chiamavano “Arraffaele”. Dal Pdl all’asse Innocenzo Leontini-Rudy Maira, fino al main sponsor dell’alleanza con l’Mpa Gianfranco Micciché, tutti quelli che oggi si apprestano ad abbracciare gli autonomisti nella “grande ammucchiata” a sostegno di Nello Musumeci ieri non hanno lesinato critiche e bordate ad alzo zero contro l’ex presidente della Regione. Per rintracciarle non è stato necessario cercare lontano nel tempo: è bastato dare un’occhiata alle cronache politiche degli ultimi quattro mesi per rintracciare gli affondi dei leader di tutti i partiti della coalizione contro il governo, il presidente e il suo partito. Ve ne proponiamo una breve carrellata per descrivere un’alleanza all’insegna del “c’eravamo tanto odiati”.
“Dal ribaltone alla incapacità di portare avanti un’azione amministrativa, l’impugnativa della Finanziaria è l’epilogo di un governo che non solo ha tradito la volontà degli elettori, ma ha dimostrato l’incapacità nel gestire una Finanziaria che non ha alcun rigore, che ha operato tagli indiscriminati, non guardando alla crescita e allo sviluppo, ma che ha alimentato illusioni”.
Giuseppe Castiglione, 26 aprile 2012
“La coppia Lombardo-Armao sta cercando di affondare la Sicilia. (…) C’è una Sicilia che non ci sta, alla disfatta, e vi sono dei siciliani che, non essendo quei farisei che moriranno nella caduta del tempio voluta da un disperato Sansone, sapranno invece allearsi per un indispensabile ricambio e un ritorno alla democrazia”.
Innocenzo Leontini, 3 maggio 2012
“Bisogna fare una grande coalizione dei moderati che possa governare la Regione siciliana dopo il disastro degli ultimi quattro anni di governo del presidente Lombardo“.
Giuseppe Castiglione, 15 maggio 2012
“Tempo scaduto, Lombardo. Con i tuoi continui giochetti hai tradito la fiducia della tua gente e così tutto l’oro che avevi accumulato nel 2008 l’hai tramutato in ferro vecchio… insomma, neanche come alchimista vai bene“.
Gianfranco Micciché, 28 maggio 2012
“Ora basta! I siciliani non ne possono più“.
Testo del manifesto anti-Lombardo fatto affiggere da Santi Formica nel Messinese, giugno 2012
“[Lombardo] sta tentando di occupare con prepotenza tutti i posti disponibili nella pubblica amministrazione”.
Rudy Maira, 2 giugno 2012
“[Quello di Lombardo è] un esecutivo di nominati per occupare i posti di potere in campagna elettorale, secondo la tradizione del lombardismo in questi anni”.
Innocenzo Leontini, 12 giugno 2012
“La mania compulsiva del governatore Lombardo nell’assegnare poltrone agli amici degli amici, forse per garantirsi qualche vecchio o nuovo consenso elettorale, sta causando dei danni inenarrabili, tanto solo sotto il profilo economico, quanto a livello d’immagine. La Sicilia, infatti, sta diventando la barzelletta dell’intera nazione: sprechi a iosa, classe burocratica elefantiaca e onnipresente, assessori regionali che scappano per non finire più nel tritacarne mediatico, corsa all’occupazione militare delle poltrone e assurda ossessione di certa politica nel parlare solo dei propri problemi, disconoscendo o non volendo affrontare quelli dei cittadini. Quanto ancora deve continuare questo teatro dei pupi? Bisogna smontare baracca e burattini. La Sicilia merita di meglio”.
Gianfranco Micciché, 8 luglio 2012
“Grande Sud ha criticato l’operato del presidente Lombardo e del suo governo dei tecnici per l’assoluta incapacità di produrre, nel corso di questi anni, innovazione e sviluppo“.
Gianfranco Micciché, 10 luglio 2012
“Mentre la Sicilia affonda, l’Mpa si attacca a tutti i cavilli possibili per poter andare avanti con le nomine“.
Santi Formica, 17 luglio 2012
“È sotto gli occhi di tutti il disastro combinato da Lombardo, un disastro che investe tutti gli angoli”.
Angelino Alfano, 19 luglio 2012
“Non è un giorno fausto per la Sicilia. Le dimissioni del presidente Raffaele Lombardo rappresentano la certificazione del fallimento della sua esperienza di governo. (…) L’unica notizia buona è che ci siamo liberati del presidente Lombardo“.
Rudy Maira, 31 luglio 2012
“Il problema principale in questi ultimi anni è stato, a nostro avviso, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha ampliato la spesa pubblica e prodotto disdoro e discredito“.
Angelino Alfano, 2 agosto 2012