Cercasi dirigenti disperatamente | Stop alle promozioni per funzionari - Live Sicilia

Cercasi dirigenti disperatamente | Stop alle promozioni per funzionari

Sono tanti, ma non bastano mai. All'Energia si era provato ad affidare posti dirigenziali a "dipendenti semplici". Tutti i casi

L'APPROFONDIMENTO
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PALERMO – Regione: cercasi dirigenti. Nei siti dei dipartimenti continuano a essere pubblicati avvisi per riuscire a coprire le postazioni dirigenziali rimaste vuote. E fra gli atti d’interpello ne spuntano alcuni, quattro in particolare, che sarebbero stati innovativi e forse risolutivi se Rosalia Pipia, ex dirigente generale del dipartimento alla Funzione Pubblica, dimessasi da qualche giorno, con uno degli ultimi atti da lei firmati, non si fosse opposta.

Il dirigente generale del dipartimento all’Energia Tuccio D’Urso, infatti, il 5 settembre, aveva aperto l’acceso a quattro uffici dirigenziali anche ai funzionari direttivi “stante la valenza tecnica dell’incarico”. E così nella Regione in cui un dirigente ha mediamente solo dieci dipendenti subordinati, e che (stando all’ultimo giudizio di Parifica della Corte dei conti) ha “oltre un terzo (37%) di tutti i dirigenti delle regioni ordinarie e speciali”, sarebbe accaduto che gli incarichi dirigenziali sarebbero dati ai dipendenti “semplici”. Non ci sarebbe stata una promozione. Il funzionario sarebbe rimasto nel comparto non dirigenziale ma avrebbe svolto le funzioni di dirigente. A lui quindi, sarebbero andati, solo gli emolumenti in più e così, rispetto all’assunzione di un dirigente, la Regione c’avrebbe, forse, pure risparmiato. Ma il bando è stato ritirato.

E d’altronde, i dirigenti ci sono, ma non si trovano. Stando all’aggiornamento della dotazione organica fatta quasi un anno fa dalla giunta regionale, i dirigenti dovrebbero essere 1327. Proprio quest’anno inoltre il governo ha approvato un nuovo regolamento sull’organizzazione della burocrazia regionale in cui prevede la presenza di 1227 postazioni dirigenziali, con un taglio di 228 poltrone per dirigenti. Con il rinnovo dei contratti, così, anche se in un anno ci sono già stati cento pensionamenti (l’anno scorso ne sono stati dichiarati 84), dovrebbero esserci un numero sufficiente di persone per riempire tutte le caselle. Eppure il dibattito nelle ultime settimane si è concentrato sulla possibilità di ricorrere a un centinaio di esterni.

Nel frattempo la Corte dei conti ha detto la sua. La sezione Autonomie della magistratura contabile ha infatti pubblicato una delibera sui numeri del personale degli enti territoriali e nel documento è tornato a parlare del numero dei dirigenti. Il rapporto fra questi e i dipendenti “semplici” è di 1 a 10 e così l’amministrazione dell’Isola è lontana anche dalla media delle Regioni a statuto speciale (dove il rapporto medio è di circa 1 a 13) e da quella di tutte le Regioni d’Italia (un dirigente per 16 dipendenti). Insomma, le postazioni dirigenziali dovrebbero diminuire ancora.

Eppure i dirigenti non si trovano. In questa estate, i dirigenti generali hanno effettuato in tutti i dipartimenti un “rimpasto”. Hanno emesso gli avvisi per le postazioni dirigenziali, hanno scelto chi doveva occupare i ruoli nelle aree, nei servizi e nelle unità operative e hanno riemesso i bandi per i posti rimasti vuoti.

Così dando uno sguardo agli interpelli pubblicati da inizio settembre si scopre che occorre un dirigente al servizio per le Ipab del dipartimento alla Famiglia, due dirigenti al dipartimento alle attività produttive: all’ufficio per i controlli interni e la semplificazione e al servizio per il Commercio, che al dipartimento al Lavoro manca il dirigente dell’area Affari generali e personale. Mancano quattro dirigenti per completare le caselle del dipartimento alla Funzione pubblica e in particolare nelle unità operative che si occupano di rapporti con il pubblico, adempimenti fiscali, adempimenti connessi agli emolumenti stipendiali e adempimenti relativi al alcune strutture regionali. All’Autorità per l’innovazione tecnologica serve, invece, un dirigente nell’area Innovazione.

E poi c’è il caso del dipartimento all’Energia in cui gli atti d’interpello sono aperti anche ai non dirigenti. Dietro l’avviso ci sarebbe anche uno scontro fra viale Campania e gli uffici della Funzione pubblica. Quest’ultimo dipartimento ha avuto la meglio anche se sembrerebbe che gli avvisi banditi da D’Urso rispettassero in pieno la legge.

La circostanza del ricorso ai non dirigenti, era solo eventuale. Il bando era rivolto sia ai dirigenti che ai funzionari direttivi. E  l’incarico a questi ultimi sarebbe giustificato dalla “valenza tecnica dell’incarico” e a degli articoli della legge nazionale sul pubblico impiego che si applicano anche in Sicilia. Per tutti e due i tipi d’impiegati erano stati posti numerosi requisiti per valutare a chi dare l’incarico: sia rispetto al possesso di titoli di studio e all’esperienza nel settore.

Al dipartimento all’Energia rimane comunque, adesso, da colmare il vuoto in quattro uffici: nel Servizio che si occupa di miniere, nel distretto minerario di Caltanissetta, nell’ufficio di staff “Energy manager” e nell’unità operativa che si occupa di fonti rinnovabili, cogenerazione, centrali termoelettriche e petrolchimico.

Sempre in viale Campania, poi ci sono le caselle da riempire nel dipartimento “in cui nessuno vuole andare”, quello alle Acque e ai Rifiuti. Come già raccontato da Livesicilia sono 10 postazioni dirigenziali fra unità operative e di staff e un servizio, quello che si occupa degli impianti dei rifiuti. Mancano dirigenti anche per la gestione degli affari legati e del contenzioso, della programmazione dei fondi, dell’attuazione degli investimenti sia per l’impiantistica regionale che per le bonifiche dei siti inquinati. E ancora, non c’è un dirigente nel’unità operativa che si occupa di autorizzare gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, nell’unità “autorizzazioni allo scarico”, in quella per la regolamentazione del sistema dei rifiuti, nel coordinamento territoriale per la Sicilia occidentale ed anche nel’unità che si occupa di comunicazione istituzionale, protocollo informatico e biblioteca.


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