Cercasi dirigenti disperatamente | Stop alle promozioni per funzionari - Live Sicilia

Cercasi dirigenti disperatamente | Stop alle promozioni per funzionari

Commenti

    Tuccio d’Urso è sempre tuccio d’urso! Scommetterei tutto che i funzionari che avrebbe preposto in quegli uffici erano quelli della sua direzione.

    E beh!!!!!! Se si viene rinviati a giudizio per il solo fatto di essere stato presente ad una riunione in cui, peraltro, come risulta dal verbale, non si è deciso nulla e, poi si devono trascorrere 5-6 anni della propria vita tra udienze, avvocati, parti civili, giornali e avvoltoi, ci credo proprio che nessuno vuole ricoprire certi incarichi.

    Premesso che al ruolo unico I dirigenti iscritti sono meno di 1180 (lo stesso non è aggiornato, forse di proposito, risulta iscritto ancora il prof. Tusa), le 1227 postazioni non tengono conto dei 27 dirigenti generali, dei 13 capi di gabinetto, degli uffici speciali, per cui alla fine non può far scandalo che rimangano almeno 150 postazioni libere. Sui funzionari, non vi è dubbio che l’iniziativa di D’Urso non è regolare. Vi è un nuovo contratto che ancora aspetta i comodi di governo e Aran per definire la classificazione del personale e poi si potrà vedere. Se i dipartimenti energia e acqua e rifiuti, vedono star lontano i dirigenti, ci sarà più di un motivo. Sono delle polveriera e non lo scopriamo adesso, e a fronte della delicatezza dei compiti, forse non ci sta una piena disponibilità e condivisione di responsabilità da parte di chi dovrebbe.

    Anche se ritirati i bandi sono ancora on line e stranamente nel primo, quello del Distretto Minerario di Caltanissetta, manca la seconda pagina.
    C’è un motivo?

    I dirigenti si possono permettere di non partecipare ai bandi e restare senza incarico mentre il personale del comparto nei dipartimenti acqua e rifiuti ed energia non gli viene concesso di andare via perché di fatto esercitano le funzioni dirigenziali.
    Un conto e pagarsi l’avvocato con lo stipendio da dirigente, un altro con quello da diplomato.
    Gli strumenti per obbligare i dirigenti ad assumere l’incarico ci sono, ma non si vogliono attuare perché chi dovrebbe farlo a sua volta fa parte della dirigenza.

    Se un governo serio volesse veramente risolvere un problema di questo tipo basterebbe semplicemente accorpare unità operative, aree e servizi in modo da farle corrispondere nel totale al numero dei dirigenti in servizio, in modo da fare finire la vergogna degli incarichi più difficili che tutti scansano.
    Vorrei vedere davanti alla scelta tra la mobilità e il “posto difficile” cosa scelgono questi signori che oggi cercano il lavoro facile

    Gli atti di interpello sono perfettamente regolari. Il loro ritiro da parte della FP è immotivato. La partita non è chiusa. Infatti in Sicilia si applica PERFETTAMENTE (in virtù del rinvio dinamico contenuto nell’art. 2 della LR 10/2000)l’art. 17 comma 1 bis del Dlgs 165 del 2001. Si tratta della delega di funzioni dirigenziali ai funzionari in caso di necessità. Questa necessità e urgenza è oggi palese in molti dipartimenti, soprattutto dove è necessaria la presenza di postazioni dirigenziali particolarmente qualificate e specializzate come all’energia e all’acqua e rifiuti. Abbiamo scritto come CSA al Presidente della Regione e a tutti i dirigenti generali suggerendo tale soluzione. Soltanto l’ing D’Urso del DRE ha accolto tale suggerimento. I suoi atti di interpello sono ancora perfettamente validi ed in corso. D’altronde chi si oppone dovrebbe spiegarci perché è meglio, per esempio, incaricare un geologo al servizio Energy Manager del DRE soltanto perché dirigente e non un funzionario direttivo ingegnere in possesso di numerose specializzazioni in materia. E così per tanti altri incarichi. Forse lorsignori della FP dimenticano che la PA, compresa quella regionale, è disciplinata non dal contratto della dirigenza ma dalla Costituzione e dalle leggi. Ebbene, secondo lorsignori prevale il buon andamento della PA o soltanto gli interessi (in primis economici) della dirigenza?

    Ci sono almeno 300 dirigenti che non hanno mai avuto una struttura perche’ sono “esperti”, cioè lavorano da … remoto. Del resto alla Regione, tranne che non si abbia un incarico di struttura intermedia, non è prudente per 100 euro in più assumere responsabilità per le quali poi ci si trova a dover affrontare processi interminabili, tra l’altro, per la maggior parte, alla soglia della pensione quando magari non si hanno neanche le forze per affrontare le spese legali. Il contratto poi è pure in arretrato di 14 anni. I Dirigenti generali non possono quindi che trovarsi da soli. Bene poi ha fatto la Pipia. Non si può sempre calare la testa. Piuttosto che promuovere cavalli a senatori si facciano nuove assunzioni. Bisogna fare spazio a nuove risorse professionali. L’Amministrazione ormai è vecchia in tutti i sensi

    Perché l’articolo non si chiede come mai i dirigenti non si trovano? Eppure sono anche loro impiegati della regione, lo stipendio lo prendono lo stesso (ed è un lauto stipendio)…. Ma si possono “permettere” di non fare nulla, non vogliono incarichi perché è meglio sfuggire dalle “responsabilità”…. “Mamma Regione” si può permettere di conservare loro il posto di lavoro, strapagarli… ” per fare non si capisce cosa”….. Ahhhhhh, già, firmare i foglio di presenza

    Ma perché dite da anni le stesse cose e nessuno ha il coraggio di affrontare il problema? Tutti, dalla politica ai sindacati alla magistratura, sà che la maggior parte della dirigenza regionale non ha le capacità professionali e le competenze per dirigere nulla, perche assunta in maniera allegra dalla politica degli anni 80 e forse tranne per quei 400 dirigenti che hanno espletato un regolare concorso pubblico e che hanno titoli accademici giusti per l’amministrazione, nessuno ha quelle competenze per il ruolo che svolge.

    Tutti, dalla politica ai sindacati alla magistratura, sà che la maggior parte dei cosiddetti funzionari direttivi, come per la dirigenza, sono tutti ex geometri e periti industriali, assunti in maniera allegra ed anche loro in pochissimi hanno competenze professionali adeguate.

    Se si volesse riorganizzare tutta la struttura amministrativa sarebbe facilissimo per la politica, ma nessuno vuole farla nemmeno ke parti sociali, meglio fare assunzioni di precariato oggi chiamato assistenza tecnica o nominare dirigenza esterna, meglio gestibile per il potere di turno.

    In generale il problema di alcuni posti pubblici (non parlo del caso specifico), è che nessuno vuole imparcarsi in navi comandate dallo schettino di turno o in cui le pressioni politiche corruttive sono altissime. In certi ambienti pubblici, meno nello Stato, dovrebbero farsi denunce a giorni alterni, una volta i sindaci, un’altra volta gli assessori o i dirigenti o i funzionari o i consiglieri e anche i presidenti, tutti spesso legati a filo doppio con corruttori, imprese, speculatori, sponsor di campagne elettorali e procacciatori di voti in consiglio o in assemblea che per i politici contano più del rispetto della legge.

    Ma di cosa ci si meraviglia! Stiamo parlando di una regione matrigna che manda i propri dirigenti allo sbaraglio! Il Dipartimento acque e rifiuti è lo stesso che, anzicchè difendere il proprio personale, schiera l’Avvocatura Distrettuale dello Stato contro dirigenti, mandati
    in prima linea (come in guerra)ad assolvere incarichi di una delicatezza estrema!
    E quindi avvocati, cause infinite, tribunali, anche e soprattutto dopo il pensionamento!
    Bene ha fatto la Pipia a bloccare i passaggi di qualifica senza concorso! Di questo passo ci potremmo ritrovare con i PIP sistemati in postazioni dirigenziali!

    Il pesce puzza dalla testa , recita il proverbio!

    La riorganizzazione degli Uffiici dirigenziali che si è conclusa prima dell’estate è stata fatta come al solito senza alcun riferimento ad una visione strategica ed organica delle effettive esigenze dell’Amministrazione Regionale. Ma che ci possiamo fare, anche questo Governo si è comportato come i 2 precedenti e non ha avuto il coraggio di mettere mano alla Riforma della L R 10 ( Riforma della Burocrazia Regionale ) e la conseguente determinazione di una Pianta Organica che rispondesse alle reali esigenze della nostra Regione.
    In proposito non sono mancate le proposte , ma il Presidente Musumeci, evidentemente poco sensibile a questi argomenti, non ha ritenuto fino ad oggi di discuterne con i rappresentanti dei Dipendenti e dei Dirigenti Regionali, speriamo in tempi migliori.
    Così rimanendo la normativa, sarà difficile trasferire i Dirigenti ed i Dipendenti tutti la dove ci sono le effettive esigenze. Ancora più difficile sarà affidare ai Funzionali responsabilità dirigenziali, come sarebbe opportuno che fosse.

    Da quel che leggo, sto notando che molti Funzionari direttivi scalpitano per entrare nella vicedirigenza.
    Il Contratto appena rinnovato lo prevede, ma tengo a sottolineare che il compenso previsto non supera i 2500 euro lordo all’anno, comunque le responsabilità sono nettamente inferiori ai Dirigenti e non so se alla fine valga la pena riuscire ad assumere un tale incarico.

    E’ facoltà del DG di ogni dipartimento regionale, sentite le OO.SS. istituire tutte le posizioni organizzative che vuole e/o ritiene opportune affinchè l’attività istituzionale venga svolta al meglio, da affidare a personale del comparto non dirigenziale di qualifica D e C in possesso di adeguati titoli e competenze.
    Il CCRL recentemente approvato (ma anche quello precedente) lo prevede.
    Evidentemente, le responsabilità e i compensi relativi da corrispondere ai nominati sono inferiori a quelli che percepirebbe un dirigente.
    Possiamo dire che questa “operazione” potrebbe convenire ad entrambe le parti: all’Amministrazione, perché può individuare al suo interno soggetti di competenze adeguate (se non maggiori….) spendendo di meno per retribuirli, ma anche al personale stesso perché, finalmente motivato, vedrebbe attuate le posizioni organizzative, autentiche chimere da almeno un decennio a questa parte negli uffici regionali.

    Certo che il motivo c’è: nella seconda pagina è possibile leggere il nome e cognome del funzionario dello staff di D’Urso (gli hanno preparato un vestito secondo certi punteggi che solo lui possiede) che doveva essere destinato alla dirigenza del Distretto Minerario di Catania. E’ un certo S.P., un peso massimo, amico di un amico di D’Urso, spasmodicamente voluto dal dirigente generale nel suo staff.
    Caro D’Urso e company…ma pensate veramente che passate inosservati a tutti?

    A Caltanissetta, a Catania e a Palermo ci sono Dirigenti Geologi esperti del settore disponibili che potrebbero benissimo occupare il posto di Capo servizio.
    Ma chissà perché devono scegliere un funzionario ingegnere. E’ un problema di appartenenza alla casta degli ingegneri? O forse c’è la necessità di scegliere dei yesman.

    Hai detto bene “Sentite le Organizzazioni sindacali”. Ma no sono state sentite.
    E poi un conto è una posizione organizzativa, magari che possa essere identificata come una unità operativa, un’altra cosa è il servizio.
    Io so che molti dirigenti avrebbero voluto assumere la dirigenza del servizi liberi, ma sono stati scartati, anzi qualche dirigente del ramo onesto che da anni ricopriva la dirigenza delle U.O. è stato mandato via.
    Pare che sia necessario un capo servizio che svolga le direttive del DG a prescindere dalle regole e dalle leggi. Ma attenzione alla Corte dei Conti. Il numero dei dirigenti condannati per danni erariali che hanno detto si al potere senza rispettare le regole è in aumento.

    Se oggi l’Amministrazione è allo sbando, le cause vanno ricercate nei Vertici, in coloro che hanno potere decisionale.
    Cito un esempio, Dipartimento Bilancio, se andate a vedere gli atti di interpello rivolti ai Dirigenti per ricoprire le postazioni vacanti, citano tra i requisiti solo possesso di Laurea, senza specificare il tipo, quindi anche un laureato in Ingegneria, Sociologia, Agronomia, può partecipare, quando in realtà dovrebbero richiedere Laurea in Economia e Commercio, Giurisprudenza.
    Invece nella recente richiesta di 10 Funzionari sempre al Dipartimento Bilancio, rivolta a personale enti esterni a comando, chiedono la Laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Scienze Politiche.
    C’è qualcosa che non va, ma non solo al Bilancio ma in tutta L’Amministrazione Regionale, perché ovunque è così.
    Tendono ad assegnare postazioni ai Dirigenti senza tener conto della specificità del loro titolo di studio ed esperienza nello stesso ambito, quindi è facile trovare Dirigenti che alla fine si trovano completamente spiazzati che il più delle volte sono nelle mani di Funzionari ed Istruttori e prima che iniziano a capirne qualcosa sono già in altre postazioni.
    Se i Vertici, coloro i quali sono solo bravi giornalmente a far apparire gli impiegati della Regione come non più all’altezza del loro ruolo, cambiassero questo modo di gestire l’Amministrazione, forse si potrebbe riuscire a riprendere questo Caos, invece di sguazzarci dentro solo col fine di portare a termine i loro obiettivi che ben sappiamo, quello di far ripartire le assunzioni a vario titolo in massa che non faranno altro che arrecare più danno.
    Già lo hanno creato con tutte le assunzioni di precariato, di contratti a tempo determinato, di tecnici, di catalogatori, di LSU, di PIP, che oggi hanno e continuano a stabilizzare appesantendo l’Amministrazione Regionale.
    La Regione di una Volta è finita ormai da anni.

    Corretto.
    I dirigenti devono gestire le risorse umane e finanziarie, non debbono essere specialisti.
    Al contrario devono essere esperti i funzionari a cui può essere assegnata una unità operativa.
    Succede così dappertutto nello stato come nelle grandi aziende.
    Ma nella Regione Sicilia succede spesso che i dirigenti fanno i funzionari.
    Risultato? Danno erariale.
    Forse sarebbe necessario azzerare tutto e fare corretti corsi-concorsi per ristrutturare la regione ed eliminare il federalismo, altro che autonomia delle regioni.

    Sono rimasto alquanto sorpreso non tento nel leggere la notizia, bensì nello scoprire dai commenti in coda, di come tutti erano già ben informati a riguardo.
    La novizia dei particolari è sorprendente; dalle pagine mancanti, ai nomi e cognomi riportati con le iniziali, dalle note di alcuni lettori che sembrano conoscere perfettamente quell’ambiente, forse perché mi sorge il dubbio che tra loro vi sono molti che vi appartengono???
    Cosa dire, non fare nulla che non si sappia…
    Questa notizia pubblicata mi ricorda tanto un film diretto da Nanni Loy e Luigi Comencini, intitolato: Basta che non si sappia in giro.
    Cosa aggiungere, la prossima volta che si cerca di fare qualcosa di “utile” in quell’Assessorato è meglio che si utilizzi il principio di trasparenza, affinché certe situazioni tragiche – come quella a cui stiamo assistendo in qualità di lettori – non abbiano più ad avverarsi!!!
    Questo è quantomeno l’augurio…

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