Pronto soccorso dell’ospedale “Vincenzo Cervello” di Palermo. L’orologio segna le 13.14 e 16 persone aspettano il loro turno sedute sulle sedie dell’area d’attesa. C’è chi sfoglia il giornale aspettando che il proprio caro venga chiamato, chi gioca col telefonino e chi parla con il vicino di sedia, raccontando la storia che lo ha portato al pronto soccorso. In alto un display indica il numero del paziente, l’ora in cui è arrivato, il codice di urgenza che classifica i pazienti in base alla gravità del loro stato di salute e quante persone ha ancora d’aspettare prima che sia il suo turno.
Un codice verde, al pronto soccorso del Cervello, aspetta circa due ore prima di essere visitato. Una signora con in braccio una bambina confida alla sua vicina “La settimana scorsa mia sorella ha aspettato tre ore prima di essere visitata. Dopo una lunga attesa distesa sul lettino le hanno fatto due flebo. È uscita dall’ospedale all’una di notte, dopo ben 7 ore.”
Sulla professionalità dei medici del Cervello, i pazienti in sala d’attesa sono concordi. “Io e mio marito ci siamo sempre trovati bene in questo pronto soccorso. Certo, quando ci sono casi urgenti l’attesa si fa molto più lunga. Ma almeno ho la certezza che a curarmi siano medici gentili che hanno rispetto per i pazienti. Si sentono così tante cose in televisione.”