CATANIA – Tra il 28 ottobre e il 4 novembre si aprirà la fase negoziale che permetterà l’assegnazione del finanziamento regionale alla Coop Cesame. Dopo il 4 sarà preso in esame il progetto esecutivo e sarà firmato il Contratto di programma. Entro la fine dell’anno i 90 soci lavoratori potrebbero vedere il loro sogno imprenditoriale finalmente realizzato. Si tratta della prima buona notizia da quattro anni a questa parte, da quando cioè gli ex Cesame hanno deciso di riportare in vita la storica azienda nella nuova veste di cooperativa. Proprio ieri si è tenuto un incontro all’assessorato regionale alle Attività produttive; presenti il dirigente generale Alessandro Ferrara, e per la Cesame, il segretario Filctem Cgil Sicilia Giuseppe D’Aquila, il vicepresidente della Coop, Salvatore Falsaperla e i consiglieri Vito D’Antoni e Giuseppe Strano.
“Finalmente è arrivata la svolta che tutti attendevamo, senza la quale sarebbe stato impossibile anche soltanto immaginare una data di ripartenza della nuova Cesame. Il merito è tutto della caparbietà dei soci lavoratori e della incrollabile fede del sindacato nel futuro di questa operazione – dicono il segretario generale della Filctem Sicilia, Peppe D’Aquila, il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota e la segretaria confederale Margherita Patti- Ringraziamo la Regione Sicilia per averci ascoltato e adesso attendiamo con fiducia gli ultimi passaggi”.
Più volte nei mesi scorsi, i lavoratori Ex Cesame hanno corso il rischio di vedere sfumato il loro sogno, nonché gli investimenti personali (tutti hanno consegnato il loro TFR le indennità per un totale di 750 mila euro per far ripartire la storica azienda di cui adesso sono proprietari) a causa dei ritardi burocratici. La prima fase di verifica del progetto utile ad ottenere i primi finanziamenti si era consumata con l’apertura delle buste, ma mancava ancora il passaggio più importante e definitivo. Intanto il tempo passava, e i lavoratori hanno continuato ad aspettare senza ricevere gli assegni di mobilità dallo scorso settembre. Il rischio che il capitale sociale non venisse incrementato come il progetto merita era sempre più alto. Adesso sembra che l’ostacolo più grande sia stato rimosso. La resistenza dei lavoratori e la fiducia nel progetto sembra avere pagato.