Cgil Catania , "Stop Reddito di cittadinanza è far cassa sui poveri"

Cgil Catania, “Stop al Reddito di cittadinanza è far cassa sui poveri”

I dati dell'Osservatorio Inps
LA DENUNCIA
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CATANIA – I nuclei familiari catanesi che nel mese di agosto 2023 sono risultati i percettori del reddito di cittadinanza sono stati 38.163 per un totale di 98.695 persone coinvolte. I dati, dell’Osservatorio Inps, sono stati resi noti dalla Cgil di Catania. 

“Si farà adesso – dice il segretario generale della Cgil Carmelo De Caudo – una distinzione di povertà tra chi è ritenuto meritevole di un sostegno e di una presa in carico che lo accompagna in percorsi di inclusione e chi, invece, non lo è. convinzione della Cgil che il Governo nazionale sta facendo cassa sui poveri, come dimostra la cancellazione del reddito di cittadinanza. Non è inoltre accettabile che il peso della gestione concreta della nuova formula di sostegno sia stata addossata ai Comuni. È un vero e proprio scaricabarile”. 

“Ci troviamo di fronte – spiega il direttore provinciale del Patronato Cgil Carmelo Gatto – a due misure previste in sostituzione del reddito di cittadinanza. L’assegno di inclusione, in vigore da gennaio 2024, è destinato alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori e over 60. Il sostegno mensile sarà erogato dall’Inps tramite una piattaforma elettronica per un periodo massimo di 18 mesi continuativi con la possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi.A decorrere dal 1° settembre 2023 è invece attivo il supporto per la formazione e il lavoro che prevede l’erogazione di una indennità pari a un importo mensile di 350 euro per tutto il periodo di partecipazione a progetti formativi e di accompagnamento al lavoro. Ma mancano ancora i corsi, di competenza delle agenzie interinali”.


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