Chi ha fatto fallire l'imprenditore? | E il sindaco M5s querela Faraone - Live Sicilia

Chi ha fatto fallire l’imprenditore? | E il sindaco M5s querela Faraone

L'imprenditore Bramini con Luigi Di Maio

La vicenda è quella dell'imprenditore di Monza fallito nonostante i crediti con gli enti locali.

RAGUSA – “Bramini è una persona straordinaria, Di Maio si deve vergognare per la sua speculazione. Parla di Stato che non versa quanto dovuto ad un imprenditore, quando sa benissimo che lo Stato in questo caso è il comune di Ragusa, città amministrata da 5 anni da un sindaco del M5S che non ha versato due di quattro milioni di euro, facendo fallire l’azienda dell’imprenditore di Monza. Quindi Di Maio anziché andare a casa di Bramini, e speculare su una tragedia di cui è responsabile per l’incapacità amministrativa del suo compagno di partito, dovrebbe tirargli le orecchie e chiedergli il perché dei mancati trasferimenti che hanno fatto fallire quell’imprenditore. Di Maio vergognati, Salvini vergognati. State facendo insieme un governo e siete bravi solo a speculare sulle tragedie umane”. Questo l’intervento del senatore del Pd, Davide Faraone che ha scatenato l’ira dell’amministrazione a 5 stelle di Ragusa.

“Le gravi affermazioni di Davide Faraone mi costringono, mio malgrado, a un intervento. Non posso assolutamente accettare – scrive il sindaco Federico Piccitto – che venga tirato in ballo il mio nome e il ruolo che in questo momento rappresento, su una questione che non riguarda assolutamente Ragusa, come sarebbe stato facilmente riscontrabile da una semplice verifica dei fatti”. “Quindi – aggiunge – ho già dato mandato ai miei legali di tutelare la mia immagine e quella dell’amministrazione comunale nelle sedi opportune nei confronti di chi, evidentemente male informato e con dichiarazioni che non trovano nessuna corrispondenza nella realtà, prova ad infangare a livello nazionale il buon nome, storicamente riconosciuto, della mia città”.

“Davide Faraone dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa. L’esponente del Pd, invece di complimentarsi con chi, come Luigi Di Maio, ha incontrato un imprenditore onesto, che ha visto fallire la sua attività a causa di crediti non riscossi dallo Stato, sparge falsità e addossa la colpa al Comune di Ragusa, che non c’entra proprio nulla. Delle due l’una: o è in malafede o è ignorante. Il luogotenente di Renzi ha confezionato una figuraccia da matita blu”. A dirlo è Antonio Tringali, candidato a sindaco di Ragusa del M5s. “Pur di attaccare Luigi Di Maio ha puntato il dito a caso, contro l’amministrazione 5 stelle di Ragusa, accusata di non aver trasferito le somme necessarie a pagare l’azienda di Bramini. Ebbene signor Faraone, la verità è che i crediti spettanti all’imprenditore Bramini, e lo dicono i documenti ufficiali, derivano da un mancato trasferimento dell’Ato Ragusa, non del Comune. È possibile che il navigato Faraone non conosca la differenza? Le somme che Bramini vanta dall’ambito territoriale sono riferite, quindi, ai servizi svolti per la gestione delle discariche di Scicli e Vittoria. Il comune di Ragusa, che faceva parte dell’Ato, poi liquidato, conferisce da sempre in un’altra discarica, gestita da un’altra ditta. Non si agiti Davide Faraone, che in città abbiamo visto solo per cercare consensi per l’ex sindaco di Forza Italia, Nello Di Pasquale, oggi renziano di ferro”.

 

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