Chi ha paura del vaccino? "Seconde dosi in calo"

Chi ha paura del vaccino? “Seconde dosi in calo”

Le nuove perplessità su AstraZeneca. Cosa dicono gli esperti. Decisioni in arrivo.
ASTRAZENECA
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PALERMO- “Io rispetto moltissimo tutti i colleghi medici e ovviamente andranno benissimo le decisioni scientificamente ponderate, però mi pare che ci siano troppi tuttologi che si affacciano all’orizzonte per affrontare il discorso sui vaccini in chiave calcistica. O si è pro o si è contro. Se abbassi la guardia, lo scriva pure come glielo sto dicendo, il virus ti fotte”. Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo e provincia dice la sua sull’ultimo dibattito che ha richiamato in servizio antiche e mai sopite perplessità su Astrazeneca, in calce a dolorose cronache. E che ha successivamente portato a una riflessione su eventuali limiti d’età per i più giovani.

“In calo le seconde dosi”

“Le analisi – prosegue Costa – si portano avanti con i dati, non con le sensazioni. E i dati, al momento, dicono che non ci sono discordanze tra AstraZeneca, Janssen, Pfizer e Moderna sulla percentuale di effetti collaterali anche gravissimi. Con AstraZeneca, che aveva avuto una ripresa, si sta verificando una diminuzione delle seconde dosi, dei richiami. E non fare la seconda dose è pericolosissimo”.

“Troppa rilassatezza”

“Sono preoccupato – continua Costa – perché, dopo la prudenza, è subentrata la rilassatezza. Si pensa che la pandemia stia finendo e non è vero. Ci si toglie la mascherina, si sta meno attenti, non si rispettano le distanze e le norme di cautela. Ma il Covid ce l’ha insegnato: ogni volta che è stato sottovalutato ci ha fatto una brutta sorpresa”.

Eventi rari e terza dose

Purtroppo ci sono stati questi nuovi casi di trombosi riportati dalla cronaca – dice il professore Antonio Cascio, infettivologo – in giovani donne. Sono eventi rarissimi che non significano che AstraZeneca non debba essere somministrato, ma le perplessità sono razionali e a lume di buonsenso si potrebbe dire che è meglio essere molto attenti proprio con le donne giovani. La buona notizia è che tutti i vaccini presenti, salvo per quella limitata platea che non risponde, sono efficaci contro le varianti ed evitano l’ospedalizzazione e la morte”.

“AstraZeneca? Rischia di più chi…”.

Sul punto LiveSicilia.it, prima che divampasse una rinnovata diffidenza sulla scorta di situazioni concrete, aveva sentito il professore Antonello Giarratano, membro del Comitato tecnico scientifico siciliano. Ecco le sue parole: “AstraZeneca è un ottimo vaccino, travolto da errori di comunicazione che hanno creato panico e insicurezza senza un reale motivo. Il comune cittadino lo sa che una persona che fuma quindici sigarette al giorno rischia la trombosi mille volte di più di un vaccinato di AstraZeneca ? Lo stesso vale per gli obesi, gli ipertesi senza controllo. Parliamo di un prodotto che possiamo definire sicuro”.

“Attenzione suprema”

“Proprio in queste ore c’è un’attenzione che definirei suprema per cogliere tutti i segnali che possono in qualche modo allertare su eventuali effetti collaterali che portino poi a considerare dei cambiamenti di indicazioni al vaccino – ha dichiarato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico nazionale, il professore Franco Locatelli -. Il vaccino di AstraZeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l’età e particolarmente favorevole sopra questa soglia”. Una attenzione che potrebbe portare a dei cambiamenti.


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