Chiesa del Rosario, 800 mila euro | per la messa in sicurezza - Live Sicilia

Chiesa del Rosario, 800 mila euro | per la messa in sicurezza

Chiusa da dieci anni per inagibilità

Bronte, arriva il finanziamento
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BRONTE. La Chiesa del Rosario sarà messa in sicurezza e restituita alla cittadinanza. Approvata infatti la graduatoria definitiva degli interventi ammessi a finanziamento nell’ambito del bando pubblico (DDG 793/2015) promosso dall’Assessorato regionale delle Infrastrutture e Mobilità della Regione siciliana. Quattordicesimo posto in graduatoria per un progetto di importo pari a 800 mila euro. Finanziamento questo che servirà ad intervenire sulla struttura portante di una Chiesa patrimonio della collettività brontese sin dalla fine del Cinquecento, ma ormai da dieci anni chiusa al pubblico e al culto per problemi di agibilità, dovuti a lesioni, infiltrazioni d’acqua e cedimenti nel pavimento, con un avvallamento di circa cinquanta centimetri in prossimità del transetto.

Soddisfazione nelle parole del sindaco, Graziano Calanna, che ieri ne ha dato comunicazione in conferenza stampa. “Un obiettivo che rappresenta per noi un elemento qualificante – ha detto. In campagna elettorale avevamo promesso che ci saremmo impegnati per la Chiesa del Rosario. Abbiamo chiesto che venisse rispolverato un progetto che giaceva nei cassetti della Regione siciliana”, ottenendo quindi il finanziamento. Con lui la squadra di progettisti composta dall’ingegnere Gaetano Messina, dall’architetto Loredana Scaglione e dal geometra Salvatore Spadaro, che hanno ribadito come gli interventi non saranno di tipo architettonico ma strutturale. Passo necessario, infatti, per riaprire la Chiesa e riconsegnarla al territorio. Solo così, nelle loro parole, si potrà pensare in futuro, e avrà senso farlo, anche ad interventi volti al recupero della parte decorativa e alla messa in sicurezza delle strutture non portati.

Si interverrà per rendere stabili la facciata che dà sul corso Umberto, il pavimento, i pilasti e la cupola, ma l’edificio, con le risorse attuali, non potrà essere reso antisismico. “Tecnicamente – ha precisato l’ingegnere Messina – la sua resistenza alle forze sismiche passerà dallo 0 al 47%”. Una volta notificato il decreto, nelle parole del dirigente dell’Ufficio tecnico, Salvatore Caudullo, si procederà ad attivare le procedure di gara. Dalla consegna dei lavori, saranno dieci i mesi di tempo a disposizione per ultimare gli interventi.


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