VITTORIA (RAGUSA) – Barriere architettoniche e polemiche. A Vittoria si arroventa sempre più il dibattito tra gli esponenti di un’associazione di disabili, la Movis, e il prete di una delle chiese più importanti della città, quella di San Giovanni, in pieno centro storico. Il casus belli é la presenza degli ampi gradini, sia davanti all’ingresso principale che davanti a quelli laterali: impediscono l’accesso ai diversamente abili e spesso lo rendono difficoltoso per i più anziani.
Da una parte l’associazione Movis, che chiede a gran voce una soluzione al prelato per abbattere le barriere architettoniche, dall’altra il sacerdote che chiede tempo e un dialogo pacato per risolvere il problema. Dialogo pacato che è mancato proprio la scorsa domenica, quando un gruppo di ragazzi disabili in carrozzella ha organizzato una protesta proprio dinanzi al sagrato della chiesa, accompagnati dai propri genitori. Striscioni e cartelli hanno invaso la piazza e il sacerdote, padre Vittorio Pirillo, ha avuto un confronto con i ragazzi. Confronto che si è trasformato, ben presto, in una baruffa verbale tra i genitori dei ragazzi e i fedeli che accompagnavano il prelato e che é stata anche immortalata in un video.
Carmelo Comisi, presidente dell’associazione, spiega che “si tratta di un problema che padre Pirillo conosce bene, in quanto un membro della Movis aveva gli aveva già segnalato nove anni fa, durante i lavori di restauro della chiesa, questa esigenza di porre rimedio alle difficoltà d’ingresso. Possibile che ancora dopo nove anni non si sia trovato il modo di mettere anche uno scivolo negli ingressi laterali. Probabilmente – spiega ancora Comisi – nei toni si è andati un po’ oltre, tutto è nato dalla consegna di quel volantino e poi c’è stata una contrapposizione tra i nostri genitori e i fedeli che accompagnavano il padre”.
Dal canto suo padre Pirillo, sentito da LiveSicilia, replica dicendo che “il progetto per abbattere le barriere architettoniche è stato presentato parecchio tempo fa ma purtroppo la Soprintendenza ha chiesto delle modifiche, trattandosi di un edificio storico, e abbiamo dovuto rimodularlo. L’ultima presentazione del progetto è della metà di settembre e attualmente è ancora al vaglio dei tecnici della Soprintendenza di Ragusa”. Il sacerdote non ha gradito nemmeno i toni e i modi della protesta, dicendosi comunque disponibile al dialogo ma “entro determinati limiti e basato sul rispetto reciproco” per poter riuscire “a risolvere il problema”.
Prima di organizzare la manifestazione di domenica uno dei genitori dei ragazzi disabili aveva consegnato, durante un volantinaggio, un invito a padre Pirillo e da qui sarebbe nato un confronto un po’ teso tra i due che non ha contribuito a un dialogo sereno. Adesso la Movis vuole fare un passo avanti verso il prete e inviargli una missiva di scuse per cercare di riprendere il confronto interrotto, perché come ricordano dall’associazione l’abbattimento delle barriere architettoniche costituisce “una questione di civiltà e rispetto, sia per i disabili sia per gli anziani e si tratta di una causa giusta per la quale occorre un dialogo elastico”.