PALERMO – Tante attività economiche, a causa del Covid, sono ferme e non sanno quando potranno riprendere a lavorare. Tra queste, come stabilito dall’ordinanza del Sindaco dallo scorso 10 marzo e fino al prossimo 2 aprile, ci sono anche i mercatini rionali di Palermo della VII circoscrizione, in particolare all’Arenella, Zen, Partanna Mondello, Don Orione e Sferracavallo, che non si svolgono a causa del dilagare dei contagi.
Proprio per questo nella giornata di oggi Confimprese Palermo, ha deciso di manifestare tutto il proprio malcontento davanti Palazzo delle Aquile, con la speranza che il Sindaco Leoluca Orlando revochi, a loro dire “una ordinanza che è basata sul niente e che crea danni forse irreparabili“.
Confimprese Palermo, con in testa il presidente Giovanni Felice, rispetta ma contesta l’emanazione dell’ordinanza. I dubbi riguardano il fatto che i contagi al momento della decisione erano inferiori a quelli registrati nel corso di altri periodi nei quali nessun provvedimento analogo era stato preso.
L’associazione di categoria ne contesta anche il prolungamento, ma si dice pronta a prendere delle decisioni e tornare nei propri mercati dalle 15 alle 19 visto che l’ordinanza del Sindaco vieta lo svolgimento dalle 7 alle 14.
Confimprese: “Il Sindaco guardi i dati e decida in base a quelli”
Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo, chiede al Sindaco di decidere sulle chiusure dei mercati solamente in base ai dati: “Noi parliamo di dati ballerini perché la serie dei dati da gennaio a marzo vedeva un numero di contagi su 1000 abitati su 17. Con questi dati nessuno ha preso provvedimenti né per il mercato né per altro. Il 21 marzo i dati parlano di una media di 4,2 contagiati su mille e 6,7 su una zona di più alta densità di rischio epidemico. Non si capisce perché adesso, con i dati che sono un terzo rispetto a quelli di quindi giorni fa, vengono chiusi i mercati. Per questo parliamo di dati ballerini. Chiediamo al Sindaco, massima autorità sanitaria, di pronunciarsi rispetto ai dati, non alle impressioni o suggerimenti. Se i dati sono negativi è giusto chiudere, ma non solo i mercati”.
“L’impressione che abbiamo noi – continua Felice – è quella che gestire un mercato è difficile e quindi viene presa la scorciatoia di chiudere. Abbiamo chiesto di istituire un tavolo perché nelle situazioni più a rischio si sarebbero potute prendere le misure più restrittive, si è anche fatto una riunione ma non c’è stato seguito. Prevale la pressione da parte del commissario all’emergenza Covid”.
Felice: “Se c’è rischio giusto chiudere, ma non solo i mercati”
“Io, rispetto ai miei colleghi, sono un po’ meno drastico. Il ragionamento è uno: se rischiamo è giusto rimanere a casa, ma le misure devono essere uguali per tutti. Non si capisce perché noi siamo chiusi e altre attività ad alta densità rimangono aperti. Se c’è un rischio c’è un rischi ed è giusto chiudere. Non è possibile che siano solo i mercati a chiudere che, poi, sono all’aperto. Se è giusto chiudere chiudiamo, ma per combattere il virus”.
Felice: “Aumento del 70% per il suolo pubblico”
“Mi auguro che i dati siano positivi, ma non solo per aprire. Noi siamo qui a manifestare perché abbiamo altri problemi. Uno di questi è il rinnovo delle autorizzazioni che, secondo lo Stato, deve essere un procedimento fatto dal Comune perché si tratta di documenti pubblici da verificare, quindi non si capisce perché dobbiamo presentare noi la domanda. L’altra è legato alla tassa sul suolo pubblico che, dai numeri che abbiamo visto, si evince che c’è un aumento del 70%”.
Cavallaro: “Chiediamo al Sindaco di aprire i mercati”
“Siamo qui per chiedere al Sindaco di aprire i mercati. Sono stati chiusi senza consultare i dati. Vogliamo trovare una soluzione per la riaperture dei mercati. A questo – dichiara Cavallaro uno dei rappresentanti di Confimprese Palermo – si aggiunge l’aumento della tassa sul suolo pubblico e il rinnovo delle licenze. Noi per queste non dovremmo fare niente, ma tocca tutto a loro (Comune, ndr). Per i mercati abbiamo dei protocolli stabiliti dal Governo e dobbiamo attenerci solo a quello”.
Gli ambulanti: “Chiudendo i mercati non si rivolve problema Covid”
Gli operatori ambulanti sono al collasso e chiedono al Sindaco di prendere delle decisioni che li aiutino a tornare al lavorare il prima possibile: “Chiediamo di riaprire in sicurezza. Fino ad ora – dichiara Gaetano Mazzola venditore ambulante da tanti anni – i mercati sono stati aperti in sicurezza. Non vogliamo passare come i portatori del virus a Palermo e chiudendo i mercati non si risolve il problema. Fino ad ora abbiamo rispettato le regole e fatto tutto quello che è stato prescritto nei protocolli. Penso che sia un accanimento da parte del Commissario Costa”.
“Noi pensiamo alle nostre famiglie e avendo un rapporto con il pubblico e dobbiamo stare nel massimo delle regole rispettando tutti i protocolli, però vendo, che il Sindaco e il Commissario se ne sono infischiati. Siamo qui anche per chiedere il rinnovo delle concessioni, in più si aggiunge l’aumento del 67% delle concessioni, questo sarebbe la morte definitiva di tante attività e famiglie che vivono di questo lavoro”.
“Siamo qui per chiedere di tornare a fare il nostro lavoro. Noi siamo chiusi e nel frattempo – dichiara D’Alia – il Comune sta cercando ai aumentare la tassa di occupazione del suolo pubblico. In questo momento per noi è deleterio visto che non lavoriamo. Chiediamo pure che il rinnovo delle autorizzazioni venga fatto in automatico dal Comune come stabilisce la legge. Non discrimino sempre e solo i mercati che sono fonte di reddito per molte famiglie”.
Presidente Consiglio Comunale: “Sosteniamo questa categoria”
Il presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando, sceso in piazza per far sentire la vicinanza alla categoria, ha voluto promettere che non ci sarà un aumento: “Non mi avventuro a parlare di riaperture di mercatini. Questo deve farlo chi ha le competenze per farlo. È auspicabile un allentamento delle misure che, sicuramente, diventerebbero il segno che la pandemia si va affievolendo. Il tema di oggi è capire insieme come dare aiuto e sostengo a questa categoria che vive un momento veramente difficile”.
“Il nostro intervento – continua il presidente del Consiglio Comunale – è per il canone unico e vogliamo rassicurarli che non ci sarà nulla di tutto ciò. Se questo dovesse accadere metteremo in campo tutte le iniziative perché questo non avvenga. In questo momento non si può chiedere a chi non ha di dare più di quello che ha dato”.
Gelarda: “Sindaco revochi ordinanza”
A dare sostegno agli operatori dei mercati erano presente anche il capogruppo della Lega a Palermo Igor Gelarda insieme al responsabile della Lega giovani Elisabetta Luparello: “Non si capisce – dichiarano – per quale ragione i mercatini rionali della VII circoscrizione debbano restare chiusi nonostante il forte ridimensionamento dei dati sui positivi a Palermo. La chiusura appare assurda anche perché i residenti delle circoscrizione, anche la VII, possono tranquillamente, e fortunatamente, andare a fare acquisti ovunque. Il Sindaco revochi dunque subito l’ordinanza di chiusura”.
Gelarda e Luparello parlano anche dell’aumento della tassa per il suolo pubblico: “D’altra parte non tollereremo nessun aumento sui canoni che già gli ambulanti devono pagare al Comune, come sembra venir fuori dal nuovo regolamento canone unico. Oggi una delegazione dei manifestanti, guidati dal presidente di Confimprese Giovanni Felice, è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Totò Orlando oltre che dal Consigliere Gelarda. Il Presidente del Consiglio comunale che ha garantito che, anche da parte della maggioranza, nulla in più sarà richiesto loro. A breve chiederemo la convocazione di una commissione congiunta attività produttive e bilancio per analizzare la questione in profondità”.
Chinnici: “Individuare le soluzioni per aiutare ambulanti”
Anche il consigliere Comunale Dario Chinnici, facente parte della Commissione Bilancio ha avuto un incontro con gli ambulanti e fa presente che troverà il modo per aiutarli: “Gli operatori dei mercati – dichiara il capogruppo di Italia Viva – vivono un momento di particolare difficoltà, così come tante altre categorie commerciali e produttive. L’incontro ci ha consentito di ascoltare le richieste degli ambulanti e come Commissione Bilancio approfondiremo con gli uffici e gli assessori competenti il regolamento del canone unico. È necessario individuare le giuste soluzioni per non penalizzare una categoria già colpita dalla crisi”.
Il sindaco Orlando: “Per rinnovo procedura semplice”
Il sindaco della Città di Palermo, Leoluca Orlando, ha voluto rispondere ai commercianti che chiedono che le operazioni di rinnovo del suolo pubblico vengano effettuate dal Comune. Ricordiamo che – si legge in una nota diffusa dal Comune -, a partire dallo scorso 18 marzo, è possibile inoltrare in via telematica le comunicazioni per il rinnovo delle concessioni di suolo pubblico per il commercio su area pubblica, scadute entro il 31/12/2020. La procedura di comunicazione e conseguente verifica da parte dell’Amministrazione comunale è stata resa necessaria e obbligatoria con il cosiddetto “Decreto Semplificazioni” che ha previsto la proroga di 12 anni per le concessioni in scadenza, subordinata appunto alle procedure di verifica da parte delle Amministrazioni comunali.
Orlando ha definito questa “procedura veloce, semplice e trasparente per facilitare ogni adempimento da parte degli ambulanti, agevolare la regolarizzazione, combattere l’abusivismo”.
Quello della semplicità è un punto sottolineato anche dall’assessore Leopoldo Piampiano che ricorda come “con una semplice PEC e compilando un modulo online, gli ambulanti potranno facilmente avere la proroga per altri 12 anni; uno strumento di serenità in una fase particolarmente difficile per il commercio. Peraltro – sottolinea ancora Piampiano – si compie un passo importante per attuare proprio quanto richiesto dagli ambulanti e soprattutto da quelli che operano nei mercatini, procederemo ad un importante lavoro di verifica che permetterà di identificare gli abusivi a tutela di chi lavora nel rispetto delle regole”.
Fino al 19 aprile 2021, collegandosi sulla piattaforma digitale Super@ del SUAP, tutti i titolari di concessioni potranno compilare il form per comunicare alcuni dati essenziali e soprattutto l’indirizzo PEC, posta elettronica certificata, indispensabile per la trasmissione del nuovo provvedimento. Il procedimento non prevede la formulazione di alcuna dichiarazione sostitutiva di atto notorio, né la produzione di alcun atto pubblico, è del tutto gratuito e si conclude in pochi minuti.
Il SUAP, ricevuta la comunicazione, avvierà d’ufficio i controlli per la verifica del possesso dei requisiti prescritti e, ad esito positivo dell’istruttoria, rilascerà la nuova concessione di suolo pubblico con contestuale autorizzazione al commercio, che avrà validità fino a tutto il 2032.
I commercianti coinvolti sono circa 1800, per lo più imprese individuali, di cui 1500 in concessioni “posteggi” nei mercatini settimanali (lo stesso commerciante ovviamente può avere più autorizzazioni, una per ogni giorno della settimana in cui partecipa ad un mercatino). Altri 300 sono ambulanti di cosiddetta categoria B, che sono quelli che hanno chioschi, fiorai, e simili. In ogni caso – conclude la nota diffusa dal Comune – le attuali concessioni si intenderanno prorogate fino al 30 giugno.