PALERMO- “Sono sorpreso di quest’ennesima perquisizione relativa a una vicenda su cui sta già indagando la procura di Palermo. Non capisco su quali basi i pm romani abbiano la competenza sull’inchiesta e resto perplesso sull’opportunità che a coordinare l’indagine sia il colonnello ‘Ultimo’ che più volte si è espresso sulla mia persona definendomi delinquente e mafioso”. Lo ha detto Massimo Ciancimino commentando la notizia dell’inchiesta per riciclaggio a suo carico aperta dalla Procura di Roma che ha disposto una serie di perquisizioni in tutta Italia per accertare, tra l’altro, se il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo abbia cercato di vendere una discarica in Romania nonostante fosse sotto sequestro. “Questa cosa accade a 20 giorni dall’inizio del processo sulla trattativa Stato-mafia. Spero solo – ha aggiunto – di riuscire a deporre. I tentativi di delegittimarmi saranno molti”. Sulla discarica romena indaga anche la Procura di Palermo. Nei mesi scorsi i magistrati avevano chiesto l’archiviazione dell’inchiesta. Istanza rigettata dal gip che ha chiesto ai pm di approfondire alcuni spunti investigativi. (ANSA).
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