“La nomina dell’avvocato Nicolò Amato, come legale di mio padre, ci fu suggerita dal generale Mario Mori”. Lo ha rivelato Massimo Ciancimino, superteste della trattativa tra Stato e mafia. Il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito, in questo momento, viene sentito dai pm di Palermo che hanno appena terminato l’interrogatorio di Amato.
“All’epoca, (siamo a giugno del ’93 ndr) – ha aggiunto – mio padre era in carcere e il nome del legale da nominare lo fece Mori a me e all’avvocato Ghiron. Amato, che si dimise dal Dap (dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) i primi di giugno, è l’autore di un documento in cui si sollecitava l’allora ministro della giustizia Conso a revocare il carcere duro ai mafiosi. Proprio su questa circostanza l’avvocato è stato sentito dai pm.