PALERMO – Appena sceso dall’aereo che da Roma Fiumicino lo ha portato a Palermo, Igor Coronado ha citato un suo ex compagno di squadra e grande amico: Maurizio Ciaramitaro. È stato proprio il centrocampista palermitano la prima persona a cui Coronado ha telefonato dopo la chiamata del Palermo, e come un fratello più grande Ciaramitaro ha consigliato la squadra rosanero dando le prime dritte per questa nuova esperienza.
“Con Igor abbiamo un rapporto particolare iniziato al suo arrivo a Trapani – racconta Maurizio Ciaramitaro a LiveSiciliaSport – per lui sono come un fratello più grande. Quando c’è stato il contatto con il Palermo mi ha chiamato e gli ho detto quello che pensavo. Sono contento per lui, quello che non deve sbagliare il Palermo in questo momento è la scelta degli uomini prima dei giocatori. Igor è un ragazzo serio, educato e sincero, oltre alle qualità tecniche che conoscono tutti e che ha dimostrato a Trapani. Gli servirà tempo e serenità, solo così farà divertire tutti“.
Ciaramitaro non svela i consigli che ha dato a Coronado, ma sa bene cosa servirà all’ex fantasista del Trapani per fare bene anche a Palermo: “Igor è un ragazzo talmente sincero e genuino che non ha bisogno di suggerimenti. Ha bisogno solo di andare in campo, divertirsi e sentirsi importante. È sempre un ragazzo di 24 anni con poca esperienza, ha bisogno di sentirsi voluto bene. Ha qualità, serve soltanto che si diverta. Credo che il Palermo sarà una delle pretendenti per vincere il campionato“.
Da tifoso del Palermo, invece, Ciaramitaro si è fatto un’idea precisa sul mancato passaggio di proprietà del club da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini e parla anche ai supporters rosanero: “Da tifoso mi sono fatto una semplice idea. Dall’inizio non pensavo fosse una proposta concreta, una cosa campata in aria visto che non si è mai saputo nulla. C’è stata leggerezza, prendere il Palermo invece è una cosa seria. La città a questo punto, dopo tanto amore nei confronti di Zamparini, è stanca e chi arriverà a Palermo dovrà ridare alla gente l’entusiasmo che ho avuto la fortuna di vivere da ragazzino 15-16 anni fa. Bisogna essere grati a Zamparini, ma la gente adesso non ne può più. I tifosi non si sono mai tirati indietro e hanno sempre dato il massimo, serve una cordata seria che possa rilevare e prendere il posto di Zamparini“.
Bisogna, però, pensare anche al campo visto che domani con il raduno in Friuli inizierà il ritiro del Palermo. Ciaramitaro conosce poco Tedino, ma da fiducia all’ex tecnico del Pordenone: “Ho visto la semifinale Pordenone-Parma, mi ha impressionato l’intensità del gioco della squadra di Tedino – racconta – Diamogli la possibilità di lavorare, senza che nessuno interferisca sul suo lavoro. Speriamo possa dare un’impronta ed un gioco. Se la squadra gioca a calcio e diverte la gente tornerà naturalmente allo stadio, serve l’apporto dei tifosi perché vincere la Serie B è una cosa difficile. Molto più difficile vincere la B che salvarsi in Serie A“.
Ciaramitaro è reduce dalla retrocessione con il Trapani. Un tasto dolente per lui, attualmente senza contratto dopo quattro anni in granata, che è rimasto legato alla città: “La retrocessione del Trapani è un tasto dolente. Sono ancora legato alla città e alla squadra: quello che non mi ha dato Palermo me l’ha dato Trapani. Sono legato a questa gente. I primi sei mesi li abbiamo fatti tutti pensando che fosse tutto dovuto, mentre abbiamo preso degli schiaffi. Quando ci siamo risvegliati era tardi e alla fine siamo arrivati un po’ cotti a livello mentale e non siamo riusciti a giocare il play out dopo che l’anno prima siamo arrivati in finale play off. Questo è il calcio, deve servire come insegnamento“.