CATANIA – Un consiglio straordinario di poco più di due ore. Che ha visto pochi consiglieri intervenire su una questione che si trascina da tempo e che sta a cuore a tanti. Il futuro degli “Orti di Cibali”, la grande area libera tra viale Mario Rapisardi e via Sabato Martelli Castaldi, sopravvissuta alla grande cementificazione degli anni Sessanta. E, da allora, in attesa di diventare qualcosa.
D’altronde, sulla questione l’aula si è già espressa nelle Linee guida alla Piano urbanistico, destinando l’area a grande parco.
Le questioni “in sospeso”
Due le questioni sospese che preoccupano i consiglieri. Da un lato, il nuovo tentativo del Consorzio Centro direzionale di Cibali, di vendere le aree – l’offerta è di 5 milioni di euro – al momento prive di pianificazione urbanistica, se non quella Piccinato che lì prevedeva cemento e strade.
Dall’altra la delibera sul Social housing, ovvero la realizzazione di edilizia residenziale a canone concordato deliberata dalla giunta Bianco che le amministrazioni che si sono succedute hanno portato avanti.
Due questioni che si sovrappongono per cui l’aula vuole cedere chiaro.
“Questione complessa”
Ed è quanto ribadito da chi interviene: a cominciare dal capogruppo del Misto ed esponente del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi, che ha richiesto la seduta straordinaria e che parla di “Una questione complessa che ci portiamo dietro da 50 anni – dice.
Non abbiamo un Piano regolatore e non abbiamo capito cosa voglia fare l’amministrazione. Non c’è programmazione della viabilità, non c’è una visione della città”.
Riferendosi alla delibera sul Social housing, l’esponente del M5S ribadisce quanto già espresso: “È priva del carattere sociale” – sottolinea, riferendosi ai canoni di locazione previsti e alla durata della convenzione, vent’anni, dopo i quali gli alloggi resteranno liberi da ogni vincolo.
“La variante d’ambito”
Serena Spoto, esponente di Grande Catania-Movimento per l’autonomia, ribadisce quanto espresso già in commissione, in occasione dell’incontro con il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani. Confermando le volontà dell’aula di realizzare un parco e proponendo all’amministrazione “una variante d’ambito – sostiene – anticipando le Linee guida per fare in modo che la visione che l’amministrazione a si possa realizzare”.
Questioni importanti, “su cui non si può più accettare un’alzata di spalle come risposta”, sottolinea l’esponente democratico, Damien Bonaccorsi. “La linea è evidente – interviene subito dopo il capogruppo Pd, Maurizio Caserta. Questo consiglio ha indicato con chiarezza che il desiderio è quello che l’area arresti libera.
Se i consigli come questi servono a qualcosa, è proprio quello di indicare cosa il senato cittadino desidera”. Caserta parla anche di “cemento inutile”. “In questo caso qui è inutile” – ribadisce, riferendosi anche al mercato immobiliare “malato”, dove non avrebbe senso aumentare l’offerta, solo perché c’è un finanziamento.
A chiarire per conto dell’amministrazione è l’assessore all’Urbanistica e vicesindaco, Paolo La Greca. Che ribadisce quanto illustrato dal direttore Bisignani e dallo stesso esponente della Giunta in più occasioni. “L’amministrazione – dice – ha approvato l’atto indirizzo in Giunta, che prevede espressamente che l’area ha un grande valore ambientale”.
Tutela dell’area
Il vicesindaco conferma che “La sovrintendenza ha già avviato la procedura di vincolo e tutela di gran parte dell’area”, e come circa 120 mila metri quadrati saranno destinati a parco. Il resto dovrà avere una progettazione urbanistica, comprendendo ad esempio strade a completamento e integrazione della viabilità della zona, o altro per garantire la sicurezza. “Ragioneremo sulle aree marginali – conclude – rispetto a alla grande area verde prevista”.
I temi
Dopo il Piano regolatore portuale, su cui l’aula ha espresso parere favorevole e che, seppur mitigato dalla delibera dell’amministrazione prevede cemento e costruzioni, anche la questione di Cibali rischia di trasformarsi in un’occasione perduta per una città con bassissimi standard di verde e in cui il cemento la fa da padrona.
“Grandi questioni urbanistiche in atto”, di cui si parlerà lunedì sera nell’incontro promosso da co-promossa da Comitato Antico Corso, Acli, Arci, CittàInsieme, Fillea Cgil, Trame di Quartiere, Volerelaluna. “Dal Porto a San Berillo, dal Waterfront a San Cristoforo, da Ognina a Monte Po, Cibali e Centro Storico – si legge nel comunicato: luoghi della nostra città interessati da progetti e scelte di politica urbana dai quali emerge la profonda crisi della partecipazione democratica e la lontananza della politica dai bisogni della gente”.