Intere piantagioni di agrumi spazzate via, coltivazioni di ortaggi sommersi dall’acqua cosi come gli impianti di irrigazione ma è anche impossibile entrare nei campi trasformati in laghi per la semina mentre con squadre di operai stanno cercando di liberare le strade rurali dai detriti e si spostano i sacchi di cenere dell’Etna posti a protezione delle case. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti sugli effetti del passaggio del ciclone Apollo in Sicilia. LEGGI ANCHE: Dopo il ciclone comincia la conta dei danni in Sicilia
Le province più colpite
“In una settimana si sono abbattute sull’Isola ben venti eventi estremi tra tornado e bombe d’acqua che hanno colpito anche le infrastrutture aggravando lo stato delle reti viarie dove si creano voragini sempre piu’ pericolose, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) elaborati dalla Coldiretti. Siracusa e Catania sono state le provincie piu’ colpite con le campagne coperte da acqua e fango per le intense precipitazioni che hanno provocato anche l’esondazione dei fiumi. La Coldiretti è ora impegnata a sostegno degli imprenditori agricoli e nella ricognizione dei danni provocati dall’uragano.