PALERMO – Rifare il muro perimetrale a nord e costruirne uno nuovo di contenimento che ospiti 500 nuovi loculi ai Rotoli, ma anche ulteriori servizi da affidare alla Reset. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha firmato due decreti come commissario di governo per l’emergenza cimiteri: svuotato il deposito dell’impianto di Vergine Maria, che conteneva le salme in attesa di sepoltura, adesso si passa alla cura del decoro e ai lavori più strutturali.
Reset, nuovi servizi
Partiamo dalla Reset, la società consortile che già opera all’interno del cimitero dei Rotoli: troppe le cose da fare e troppo poche le ore previste dal contratto, così Lagalla ha finanziato altri 50 mila euro per la realizzazione di servizi aggiuntivi visto che i 100 mila stanziati l’anno scorso sono già terminati. Gli operai dovranno occuparsi di pulizia e verde nella parte eccedente gli 80 mila metri quadrati previsti nel contratto, fare opere di manutenzione edile, elettrica, idrica, impiantistica e attività di scavo; ripristinare la camera mortuaria e fare manutenzione delle sepolture, private o comunali, danneggiate dal maltempo.
Altri 500 nuovi loculi
Ma Lagalla, in veste di commissario, ha anche affidato le indagini geotecniche per i servizi di ingegneria e architettura di un progetto da tre milioni e mezzo di euro che consentirà di rifare il muro del confine superiore del cimitero dei Rotoli e di realizzare 500 nuovi loculi, nella parte che per anni è stata interdetta per il rischio di caduta massi. Le indagini geotecniche sono state affidate alla Geotec per 68 mila euro, mentre i servizi di ingegneria per la progettazione definitiva alla Oe per 128 mila euro. Il progetto di fattibilità, approvato dal commissario, verrà finanziato con una parte dei 12 milioni inizialmente previsti per il cimitero a Ciaculli e poi rimodulati.
In particolare verrà rifatto un muro in pietra che delimita il cimitero nella parte superiore, lì dove si ergono le pareti rocciose, che presenta diverse lacune a causa del distacco di alcune parti dovuto al maltempo; verrà rimessa a nuovo la strada che consente di arrivare ai campi di inumazione (l’attuale pista in terra battuta verrà asfaltata con tanto di aree di sosta e per l’inversione di marcia) e verranno realizzati dei sistemi di contenimento del terreno. Scartata l’ipotesi di usare l’area 58 bis per ospitare i nuovi loculi, difficilmente raggiungibile e che richiederebbe tempi troppo lunghi, è stata scelta l’area a nord per costruirne 500 “a cantera” disposti su quattro file a gruppi di tre, prefabbricati in cemento vibrato e addossati al nuovo muro perimetrale fondato su micropali.