Palermo, al cimitero dei Rotoli sepolta l'ultima bara, il deposito rimane vuoto - Live Sicilia

Palermo, al cimitero dei Rotoli sepolta l’ultima bara, il deposito rimane vuoto

Il sindaco Lagalla: "Entro il Festino attivo il forno crematorio"
L'EMERGENZA
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PALERMO – Da oggi non ci sono più bare in attesa nel deposito del camposanto dei Rotoli a Palermo.

Missione compiuta per il sindaco Roberto Lagalla e per l’assessore ai Cimiteri Totò Orlando.

Un impegno mantenuto ad un anno dall’elezione amministrative che hanno conferito all’ex rettore di Unipa la guida della città. Finisce l’emergenza che aveva costretto Lagalla a chiedere, al ministero della Protezione Civile Nello Musumeci, poteri commissariali. Dallo Stato erano arrivati anche i soldi per gli interventi.

“È un successo per l’intera città – dice il sindaco – entro il festino riattiveremo il forno crematorio. Ringrazio i lavoratori del Comune e della Reset che hanno collaborato. È singolare che in Italia sia necessario commissariare per raggiungere il risultato”.

“Si chiude oggi una vicenda che per la città ha rappresentato una dolorosa ferita che sembrava quasi impossibile da rimarginare”, afferma il l’assessore Totò Orlando che prosegue “Le immagini dei depositi, degli uffici e dei tendoni invasi da circa 1.400 bare da oggi appartengono al passato e sono solo un brutto ricordo per i palermitani. L’impegno degli uffici, degli operai della Reset e dei dipendenti comunali è stato massimo e a loro va il mio ringraziamento. Questo risultato, che restituisce dignità a questo luogo sacro e alle famiglie dei defunti, è frutto di una buona politica che, con la regia del sindaco, ha coordinato tutti gli attori interessati per portare avanti questa operazione”.

“Palermo volta finalmente pagina: l’ultima bara in attesa al cimitero dei Rotoli è stata sepolta e l’emergenza è ormai alle spalle. Un risultato straordinario frutto del lavoro del sindaco Roberto Lagalla, dell’assessore Totò Orlando, degli uffici comunali e della Reset che restituisce dignità e decoro a un luogo divenuto in questi anni simbolo dell’orrore e del degrado. La riattivazione a luglio del forno crematorio sarà un ulteriore passo in avanti verso una gestione ordinaria dei cimiteri, riportando Palermo alla necessaria normalità che mancava da troppo tempo”. Lo dice Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo a Sala delle Lapidi.

I depositi e i tendoni avevano ospitato fino a 1.600 bare. L’intera gestione del settore è stata rivoluzionata. Alla guida dei tre cimiteri cittadini, da febbraio, sono arrivati altrettanti dirigenti provenienti dal Corpo di polizia municipale. Da allora l’emergenza Rotoli è affidata ad Angelo Martorana, ispettore della polizia municipale. Nell’aprile scorso sono stati smontati i tendoni che per mesi avevano custodito le bare in attesa di sistemazione. Il forno crematorio è inattivo per un guasto dal 2020. Le salme sono state trasferite in forni al di fuori della provincia di Palermo con pesanti conseguenze sulle casse comunali. Il Comune ha una convenzione con un forno crematorio di Misterbianco. Intanto si sta progettando un nuovo impianto. Nei piani dell’amministrazione sono previsti interventi di ampliamento negli altri due cimiteri comunali Santa Maria di Gesù e Cappuccini. Il traguardo raggiunto oggi arriva a poco più di sei mesi dall’avvio della gestione commissariale che comunque dovrà concludersi entro l’anno in corso.


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