PALERMO – La Cisl Slp Sicilia, Federazione Lavoratori Poste, ha emesso una diffida formale e messa in mora urgente (Art. 1219 c.c.) nei confronti di Poste Italiane, denunciando la grave e intollerabile criticità relativa alla gestione del personale risultato inidoneo o non pienamente idoneo alle mansioni di portalettere a causa di patologie conclamate.
La Cisl Slp denuncia che l’atteggiamento di Poste Italiane è inaccettabile e che le belle parole aziendali non sono giustificate dai fatti. Un’azienda di questa portata che, prima “spreme i lavoratori come limoni” per poi abbandonarli nel momento del bisogno, dimostra una profonda mancanza di etica e responsabilità sociale.
Il segretario regionale Cisl Slp Sicilia Maurizio Affatigato accusa l’azienda di violazione del dovere di tutela della salute e della dignità dei lavoratori, mantenendo personale inidoneo al Recapito ed esponendolo a “rischi evidenti e imminenti”. La sottovalutazione del problema ha esposto, per diversi mesi, il personale siciliano a rischi inaccettabili.
La diffida ribadisce che l’obbligo di intervento sussiste in virtù di norme inderogabili, tra cui l’Art. 2087 Codice Civile (obbligo generale di tutelare l’integrità fisica) e l’obbligo di accomodamento ragionevole.
La Cisl Slp ribadisce che la tutela dei lavoratori è una priorità non negoziabile ed esige un intervento risolutivo e immediato per affrontare questa problematica che l’Azienda ha sin ora “colpevolmente sottovalutato”.
L’organizzazione sindacale intimata e diffida Poste Italiane ad agire immediatamente, stabilendo un termine entro e non oltre 3 (tre) giorni lavorativi per adempiere ai seguenti punti:
• Sospensione Immediata dall’adibizione alle mansioni di Portalettere (in particolare quelle che prevedono l’uso del motoveicolo o sforzo fisico intenso) del personale con condizioni di salute incompatibili.
• Attivazione Immediata della Sorveglianza Sanitaria mirata e necessaria (ai sensi degli artt. 18 e 15 D.Lgs. 81/08 e Art. 2087 c.c.).
• Ricollocamento Immediato del personale risultato inidoneo in mansioni compatibili con il proprio stato di salute, applicando gli “accomodamenti ragionevoli” previsti dalla legge.
In assenza di risposte concrete e di un piano di azione immediato, il sindacato preannuncia azioni legali e ispettive estreme. La CISL SLP avverte che, in mancanza di un riscontro positivo entro il termine indicato, l’unica azione rimasta a tutela della vita dei lavoratori sarà:
• Denuncia formale e circostanza alla procura della Repubblica per l’accertamento di eventuali responsabilità penali (incluse le ipotesi di violazione del D.Lgs. 81/08 e di reati contro l’incolumità individuale).
• Ricorso Giudiziario d’Urgenza (ex Art. 700 c.p.c.) per ottenere la sospensione cautelare della mansione.
Maurizio Affatigato, Segretario Regionale SLP CISL Sicilia , dichiara: “Confidiamo in un repentino ravvedimento da parte di Poste Italiane e in una immediata assunzione di responsabilità per tutelare la salute e la dignità dei nostri lavoratori”.

