CATANIA – Il progetto di realizzare la Cittadella della Giustizia al Presidio Ospedaliero Ascoli Tomaselli va avanti. Si è svolta a Catania una riunione operativa coordinata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Nico Torrisi, con la partecipazione dell’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, del sindaco di Catania, Enzo Bianco, del segretario generale della Regione Siciliana, Patrizia Monterosso, il Presidente del Tribunale Bruno Di Marco, il procuratore generale, Giovanni Tinebra e il procuratore di Catania, Giovanni Salvi. Presenti, inoltre, al vertice di Palazzo Esa il direttore generale della Programmazione della Regione, Vincenzo Falgares (in videoconferenza), il direttore uscente dell’Arnass Garibaldi, Angelo Pellicanò e il nuovo manager, Giorgio Santonocito. Ha fornito il proprio supporto anche l’ingegnere capo del Genio Civile, Gabriele Ragusa.
Oggetto della riunione è stato “il monitoraggio per l’avvio del progetto per la cittadella della Giustizia da ubicare all’Ascoli Tomaselli”. Costo totale del progetto intorno ai 50 milioni di euro. I primi passi sono stati già compiuti: banditi gli studi di fattibilità per le prove dei materiali e le indagini geologiche. Ed inolte è stata individuata una linea di finanziamento da 10 milioni di euro già inserita nella parte corrente del bilancio regionale sul conto Sanità. Questa servirà per il primo stralcio di lavori.
“Per acquisire tutte le risorse necessarie al progetto – ha affermato l’assessore regionale Nico Torrisi – abbiamo già individuato le linee di intervento da reperire all’interno dell’organizzazione dei fondi sulla coesione territoriale, ma anche attraverso i fondi comunitari della programmazione 2014-2020. Rispetto al fondo sulla coesione territoriale – aggiunge Torrisi – saranno cruciali le prossime tre settimane. Se infatti riusciremo ad avere l’ok per il fondo Sviluppo e Coesione l’intervento si caratterizzerà come azione pilota da realizzare nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Sicurezza e Legalità”, dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa. Questo permetterà – spiega Torrisi-un’accelerazione all’inizio dei lavori previsto per la fine del 2015. E’ ferma intenzione del Governo Crocetta assicurare che l’opera sia realizzata comunque in tempi ragionevoli e con il pieno stanziamento dei fondi necessari. Stiamo lavorando con la piena collaborazione della Procura, del Tribunale e del Comune – conclude l’assessore – per reperire l’intera somma onde evitare qualsiasi stallo nei lavori”.
Ha fatto la sua parte anche il Comune di Catania che ha posto in essere un progetto di vendita per il Palazzo delle Poste con la Cassa depositi e Prestiti. Intermediazione da cui si ricaverebbe un utile di circa 7 milioni di euro sempre da reimpiegare nella riqualificazione dell’Ascoli Tomaselli per ospitare la Cittadella della Giustizia. Avviati parallelamente i dialoghi con il Ministero della Giustizia per sbloccare il vincolo di destinazione d’uso dell’immobile di viale Africa, inghippo burocratico che non permette di concretizzare la vendita.
“Finalmente si parte – è il commento del Procuratore di Catania, Giovanni Salvi – Diverse procedure a livello tecnico sono state avviate. La collaborazione con la Regione Siciliana ci consentirà di avere una sede giudiziaria degna di una città come Catania. La realizzazione della Cittadella non solo migliorerà il rapporto tra cittadini e giustizia ma produrrà un notevole risparmio economico, visto che saranno eliminati una serie di affitti di locali”. L’Ascoli Tomaselli, riqualificato, ospiterà tutta la sezione civile del Tribunale di Catania, mentre a piazza Verga sarà dedicata al settore penale. “Bisogno sottolineare – aggiunge Salvi – anche il grande lavoro di pianificazione del Comune, che sta lavorando anche ad un piano di trasporto pubblico per rendere fruibile e ben collegata la Cittadella della Giustizia alla città”.
“Siamo particolarmente soddisfatti – afferma il presidente del Tribunale Bruno Di Marco – perchè stiamo notando che la Regione sta seguendo il progetto in maniera determinata e seria affinchè la ristrutturazione dell’Ascoli Tomaselli si concretizzi in tempi ragionevoli. E’ assai importante notare come per la prima volta a Catania nel tema dell’edilizia giudiziaria ci sia l’intervento di tutte le istituzioni pubbliche: Regione, Comune e il Ministero della Giustizia, nella parte riguardante lo scioglimento del vincolo di destinazione d’uso di Palazzo delle Poste. La realizzazione del progetto, che speriamo possa una volta ultimato essere ampliato, permetterà finalmente a Catania di avere un edilizia giudiziaria decente. Perchè voglio ricordare che attualmente non ci sono aule per ospitare i processi civili che si svolgono nelle stanze dei procuratori. La cosa importante ed è un pensiero che accomuna tutti i vertici degli uffici giudiziari di Catania – conclude Di Marco – è che non si ripeta l’obrobrio di viale Africa”.