Clan Mazzei, processo per droga |Comune si costituisce parte civile - Live Sicilia

Clan Mazzei, processo per droga |Comune si costituisce parte civile

L’amministrazione Bianco, sempre rappresentata dal vicesindaco Consoli, si era già costituita parte civile nel processo Reset.

CATANIA – Ancora una volta il Comune sarà parte civile in un processo contro le cosche catanesi. Il Vicesindaco Marco Consoli presenterà domani, 29 aprile alle ore 9, al Gip di Catania, dottoressa Monaco Crea, la richiesta di costituzione di parte civile dell’Amministrazione Comunale nel processo contro affiliati al clan dei Mazzei “i carcagnusi”, accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso e di reati legati al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’amministrazione Bianco, sempre rappresentata dal vicesindaco Consoli, si era già costituita parte civile nel processo contro il cosiddetto “gruppo della Stazione”, legato alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Il dibattimento sarà celebrato con rito ordinario il prossimo 9 luglio.

“Intendiamo perseguire con rigore- ha detto Enzo Bianco- i criminali che arrecano danno all’intera collettività e saremo inflessibili rappresentando la città in tribunale ogni qualvolta lo riterremo doveroso”. Proprio il vicesindaco è stato delegato dal sindaco Enzo Bianco, a valutare la costituzione di parte civile in quei processi che riguardino il territorio catanese e colpiscono l’intera collettività cittadina. Anche l’associazione Antiracket e Antiusura Etnea presieduta da Gabriella Guerini aveva chiesto al Comune di costituirsi al Gip, un invito prontamente raccolto dall’assessore alla Legalità Rosario D’Agata.

“L’obiettivo dell’ Amministrazione Bianco – ha detto Marco Consoli – è di essere al fianco della Procura, delle Associazioni Antiracket e Antimafia e in rappresentanza della società civile nella lotta inflessibile alla mafia. E sarà questa una prima parte della nostra battaglia che proseguirà con l’aggressione al patrimonio delle cosche mafiose, un gesto che riteniamo doveroso a titolo di risarcimento per i danni morali arrecati dalle cosche alla collettività”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI