PALERMO – “Abbiamo parlato con Crocetta. Abbiamo ascoltato il suo programma, e siamo totalmente in sintonia con lui”. Le parole di Giancarlo Cancelleri, capogruppo all’Ars del Movimento cinque stelle, “certificano” l’intesa alternativa di Sala d’Ercole. Un’intesa “alla luce del sole”, che si basa “sulle cose da fare” e che passerà dal riconoscimento “del nostro diritto ad avere un presidente di Commissione”.
Cancelleri, questa intesa tra voi e i “crocettiani” è stata definita da qualcuno un “inciucio”.
“E non capisco per quale motivo. Gli inciuci non si fanno mica alla luce del sole. E se vuoi che ti venga riconosciuto quello che ti spetta, devi per forza dialogare con le altre forze politiche”.
Quello che vi spetta… si riferisce a un presidente di Commissione, immagino. Del resto, avete già centrato l’obiettivo del vicepresidente dell’Ars.
“Certamente. Ma non ne facciamo una questione di occupazione di posti di potere. Pretendiamo un ruolo che ci consenta di portare avanti gli aspetti più importanti del nostro programma”.
Ad esempio?
“La difesa dell’ambiente, che è da sempre un tema centrale per il Movimento”.
Quindi, traduco: chiedete la presidenza della Commissione Ambiente e Territorio.
“Sarebbe l’ideale. Ne stiamo discutendo. Del resto, anche le altre forze politiche, nelle commissioni, hanno bisogno dei nostri voti per eleggere i loro deputati come presidenti…”.
Avete già un nome?
“Sì, abbiamo individuato Giampiero Trizzino”.
Insomma, voi “guadagnate” una Commissione, e garantite l’elezione di un deputato di una forza politica “amica”.
“Diciamo di sì. Ma sia chiaro: noi rimaniamo equidistanti da tutti i partiti. Già in occasione dell’elezione del vicepresidente io ho contattato tutti i capigruppo”.
Ma per l’elezione di Venturino avete goduto dell’appoggio di alcuni gruppi, in particolare: i deputati della Lista Crocetta e gli autonomisti ex lombardiani.
“Noi abbiamo soltanto proposto il nostro nome. E loro ci hanno seguito. Non hanno chiesto nulla in cambio, e nulla avremmo dato”.
Eppure, insisto, qualcuno in quel caso ha parlato di inciucio. A cominciare dal segretario del Pd Giuseppe Lupo.
“Le dichiarazioni di Lupo? Mi sembrano abbastanza comprensibili…”.
In che senso?
“Probabilmente è soltanto rimasto deluso della mancata elezione di Mariella Maggio. E soprattutto, dal fatto che sia stato eletto, invece, un vicepresidente del Pdl, con i voti dell’Udc. Pd e Udc hanno giocato a tagliarci fuori. E invece, Lupo è rimasto col cerino in mano”.
E Crocetta ha espresso la propria soddisfazione. Quali sono i vostri rapporti col governatore?
“Io ho rapporti cordiali con tutti. E sono disposto a incontrarmi con tutti. Certo, credo che tra noi e Crocetta ci sia un rapporto fondato sulla stima e sul rispetto reciproco. Ricordo che durante la campagna elettorale, lui usò delle frasi fuori posto nei confronti del mio datore di lavoro. Ma poi mi chiamò per chiarire, un gesto che ho apprezzato”.
Ci sono quindi i presupposti per un’intesa più o meno stabile…
“Ci siamo incontrati un paio di giorni fa. Lui ci ha illustrato il suo programma di governo. E devo dire che la stragrande maggioranza dei temi al centro di quel programma coincidono con quelli che noi vogliamo approfondire. Direi che su questi, ci sarà certamente un’intesa. Molte delle cose che intende proporre, andranno avanti in Aula anche grazie al nostro voto”.
Vi ha convinto, insomma.
“Su questo, aspetterei ancora un po’. Alle parole, adesso, dovranno seguire i fatti”.
Al di là di quello che farà, come giudicate le cose già fatte dal presidente della Regione?
“Siamo perfettamente in sintonia con lui. Gli interventi contro i casi di parentopoli nella pubblica amministrazione sono sacrosanti. È ora di dire basta alle clientele. Su questa strada siamo al suo fianco”.
Eppure, proprio nei suoi confronti qualcuno ha sollevato una critica simile: dopo la sua candidatura alle Regionali, quella di sua sorella Azzurra alle politiche…
“Credo si tratti di questioni completamente diverse. Intanto, perché mia sorella non è a capo di un ente che riceve soldi dalla Regione. E poi, la sua candidatura è frutto di una selezione democratica. Non a caso, nonostante io fossi stato l’ultimo candidato alla presidenza della Regione, lei non è mica arrivata prima nelle Parlamentarie…”.
Va bene. Allora passiamo a un altro esempio di parentopoli di cui si discute negli ultimi giorni: il figlio dell’assessore ai Beni culturali Zichichi partecipa a gare dello stesso assessorato. Che ne pensate?
“Il discorso è molto semplice. Si è arrivati a un bivio: o il figlio abbandona ogni tipo di affare con la pubblica amministrazione, o lo scienziato non può fare l’assessore. Delle due l’una. E credo che Crocetta dovrebbe chiarire questa faccenda al più presto”.
Che l’assessore Zichichi non vi piacesse granché si era capito già in occasione della sua dichiarazione sul Nucleare.
“Ha detto di voler riempire l’Isola di centrali. Peccato che l’assessore sia un po’ distratto: un referendum sottoscritto da milioni di cittadini ha già detto che gli italiani non vogliono il Nucleare”.
Torniamo a questi giorni. I primi, per voi, da deputati regionali. Avete trovato un posto nel quale alloggiare? E qual è il problema che non vi consente di avere delle stanze tutte vostre?
“Il problema è legato al fatto che i gruppi che oggi non ci sono più, erano composti da poche unità. E oggi, gruppi di quattro-cinque deputati stanno ‘larghi’ in locali nei quali noi staremmo stretti”.
E quindi? La soluzione?
“Forse l’abbiamo trovata. Ma fino a lunedì preferisco non dirle qual è. Non vorrei che il diretto interessato si mettesse di traverso…”.