La lingua batte dove il centravanti (che non c’è) duole. Mister Colantuono, in conferenza stampa, mette il dito sulla piaga. Il gioco – a sentirlo – ci sarebbe pure, tuttavia manca il guizzo vincente, l’assassino d’area, il Re Mida che trasformi in oro – al semplice tocco del suo talento – le occasioni della squadra.
“La sfida col Ravenna – insiste il Cola al Tenente Onorato – ci ha fatto aprire gli occhi sul fatto che quando si crea tanto poi si deve segnare, mettendo il risultato in cassaforte. Io ho rivisto due volte la partita, abbiamo fatto due errori ed abbiamo preso due gol. Ma comunque abbiamo lavorato bene, se dopo venti minuti stai sul 2 a 0 rischi di prendere delle imbarcate notevoli, soprattutto in contropiede. Al di là del risultato per me comunque la prestazione c’è stata”.
Dunque, accanto alle punte che latitano, c’è la difesa che sonnecchia. E che dovrebbe evitare certi riposini, altrimenti arriva “l’imbarcata”.
Tanti i temi caldi sulla graticola. Stefano Colantuono li affronta a petto in fuori, com’è sua abitudine, a partire dall’inatteso scivolone di Coppa col Ravenna e dal mercato. “Noi non dobbiamo pensarci – incalza il mister -. Vogliamo far bene, il campionato è il nostro obiettivo. L’Udinese è una squadra che va affrontata con molta concentrazione, è una nostra diretta concorrente. Se non l’affrontiamo bene si rischia di fare qualche brutta figura. Sarà una partita difficile, ci saranno più spazi per noi rispetto al Ravenna però è chiaro che aumenta il target degli avversari. Prevedo una sfida a specchi, una gara molto tattica”. L’Udinese è il babau di questo sabato del villaggio. La formazione di Marino ha un organico oliato e un tessuto tattico sperimentato. Può contare sull’amalgama di Massiminiana memoria e su schemi ariosi. Certo, lascia giocare. E questa potrebbe essere un’arma in più per il contropiede rosanero. Purtroppo le truppe sono spuntate, causa infortuni. Uno dei centravanti potenziali di un attacco in cerca d’autore fa la spola con l’infermeria. “Budan? Peccato, era sulla via del recupero – si rammarica il tecnico di Anzio -. L’avrei convocato anche se non so se avrebbe giocato. Mercato? Quando ci sono queste situazioni preferisco addirittura non leggere i giornali perché cala la concentrazione. Con tutte queste voci c’è il rischio che magari si pensa al mercato quando magari c’è il match che incombe”. Giusto. Tra tante voci e frasi, la parola passi al campo. Dove ci sarà Nocerino e non Kjaer. “E’ giovanissimo – dice Colantuono – viene da un campionato diverso dal nostro e buttarlo nella mischia dopo un mese mi sembra troppo rischioso. E poi anche se può sembrare un ostacolo banale c’è ancora il problema della lingua”. Insomma, ecco un altro che non parla bene l’italiano…