Colpi di pistola a Palermo, le reazioni: "Degrado sociale" - Live Sicilia

Colpi di pistola a Palermo, le reazioni: “Degrado sociale”

“Va approvato in fretta il regolamento sulla movida“
LE DICHIARAZIONI
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PALERMO – “La notizia di una presunta sparatoria in piena notte e in pieno centro, tra via Isidoro La Lumia e Quintino Sella, è il segno di un degrado sociale e morale totalmente alla deriva”. A dichiararlo è il consigliere comunale e presidente della Commissione Urbanistica Antonio Rini, che si riferisce a quanto accaduto nella notte in centro a Palermo, con colpi di pistola sparati da un giovane.

Ogni giorno raccolgo la disperazione di residenti esausti, scoraggiati e sconfortati. Tante le buone intenzioni ma pochi atti concreti per invertire la rotta. In qualità di Presidente della Seconda Commissione, abbiamo ascoltato più volte il comitato dei residenti del quartiere, costituitosi per avvilimento”. I residenti hanno anche redatto un dossier che “è un decalogo di infrazioni di leggi, regolamenti, e convivenza civile” ha aggiunto Rini.

“In un momento in cui in consiglio comunale si parla di ‘regolamento movida’ assistiamo ad una giungla senza regole nelle strade della città. Stanotte addirittura colpi di pistola vaganti per le vie di Palermo. La misura è colma, la movida selvaggia è una situazione di emergenza cittadina e va affrontata con strumenti straordinari, non escludendo misure radicali e intransigenti – ha concluso Rini -, dove tutti devono fare la propria parte”.

Ottavio Zacco, consigliere comunale del gruppo consiliare di Forza Italia, ha definito quanto accaduto “inaccettabile. Il degrado sociale che sta vivendo la nostra città, frutto di anni di abbandono, continua a mortificare tutti e a mettere a rischio i cittadini. Occorre dare una accelerazione all’approvazione di un buon regolamento movida, che riequilibri la vita notturna in città, con regole certe alle attività commerciali e che garantisca la quiete e la sicurezza ai residenti. Quanto accaduto è la prova che il problema non sono i locali ma i frequentatori e che bisogna decongestionare alcune zone, per cui non è risolutivo il controllo alle attività commerciali, ma occorre un controllo del territorio e dei frequentatori dei locali notturni”.

“Palermo non è solo Vucciria o piazza Sant’Anna, Palermo ha bisogno della presenza capillare delle forze dell’ordine – ha aggiunto Zacco – in tutti i quartieri che tornino a controllare non solo i locali ma i frequentatori, coloro che escono da casa senza valori, drogandosi in cerca di una lite, coloro che bivaccano tutta la notte nelle piazze di tutti i quartieri distruggendo vetrine, panchine, ecc…. Palermo ha bisogno che le forze dell’ordine, coordinati dal Prefetto e dal coordinamento per la sicurezza, ristabiliscano l’ordine in città, ha bisogno che il governo nazionale intervenga per azzerare il problema dell’organico delle forze dell’ordine che è sottodimensionato, ha bisogno che il consiglio comunale approvi un buon regolamento movida, ha bisogno che la politica tutta, insieme alle istituzioni scolastiche, religiose e le associazioni sportive e culturali si impegnino per evitare che le nuove generazioni crescano anch’essi senza valori, riaprendo i centri di quartieri, gli oratori, portando lo sport, l’arte, la cultura in tutti i quartieri della città. Abbiamo il dovere di evitare che ragazzini senza una guida e senza stimoli entrino nel tunnel della droga e del crack. Il gravissimo problema sociale che stiamo vivendo non può più essere sottovalutato o attribuito solo alla movida”.

L’assessore al turismo, Alessandro Anello, ha parlato di scene da “film western, peccato che sia tutto terribilmente reale. Mi auguro che i responsabili siano assicurati alla giustizia al più presto e che siano potenziati i controlli delle forze dell’ordine in tutta la zona per garantire la sicurezza e serenità degli avventori dei locali e dei residenti, senza contare che simili scene da far west offendono un’intera città – ha concluso Anello -, dandone un’immagine completamente sbagliata. Una pessima cartolina per i turisti“.

Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha condannato l’accaduto chiedendo maggiori controlli in città.


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