In una frazione di Scaletta Zanclea (Me) è stato costituito un comitato di cittadini chiamato “Tornare a Guidomandri”, che si attiverà affinché, dopo la messa in sicurezza della montagna che sovrasta il villaggio, gli sfollati dell’alluvione del primo ottobre scorso rientrino nelle loro case. Se gli interventi tarderanno, il comitato si dice pronto a fare causa allo Stato. “Riteniamo – ha spiegato il presidente del comitato Gaetano Campanella – che il ritorno nelle nostre abitazioni sia l’unica scelta giusta e responsabile: il 95% delle case è agibile”. Nell’ipotesi che si realizzi una new town con l’abbandono del villaggio, “comunque la montagna dovrebbe essere messa in sicurezza – aggiunge Campanella – per evitare che una nuova alluvione colpisca di nuovo Scaletta”. “Ci troviamo – sottolinea ancora Campanella – in questa grave situazione proprio a causa dall’incuria delle istituzioni che non hanno realizzato, dopo la frana del 2007, i lavori per fermare il dissesto idrogeologico del territorio. Per far valere i nostri diritti abbiamo deciso di avvalerci della collaborazione dell’associazione Consumatori associati. Il comitato ha affidato a un consulente tecnico l’analisi della situazione della montagna: la sua perizia servirà a chiedere un risarcimento per i danni da noi subiti”. Nell’alluvione di Messina sono 31 le vittime ufficiali e 6 i dispersi.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo