PALERMO – “Il governo italiano con il cappello in mano sta andando in questi giorni a Bruxelles per chiedere alla Commissione europea di chiudere un occhio sulla normativa ambientale e l’altro occhio sulla concorrenza e consentire così la costruzione del ponte sullo Stretto. Noi popolo dello Stretto chiediamo invece all’Europa di tenere gli occhi ben aperti perché il progetto del ponte è in violazione non solo delle direttive Habitat e sulla Concorrenza ma anche della Nature Restoration Law che dal 2024 obbliga tutti i Paesi europei a non continuare a distruggere ecosistemi ma anzi a ripristinare gli habitat terrestri e marini degradati”.
“Stretto di Messina scrigno di biodiversità”
E’ quanto si legge in una nota del comitato no ponte. “Ci aspettiamo pertanto che l’Unione europea legga in maniera approfondita la documentazione relativa al progetto del ponte sullo Stretto e le assurde compensazioni ambientali individuate (tra cui la sterilizzazione dei gatti delle isole minori siciliane) senza affidarsi né fidarsi dei venditori di fumo che Roma invierà a Bruxelles. Lo Stretto di Messina è uno scrigno di biodiversità, un patrimonio ambientale e paesaggistico unico che va preservato nell’interesse dell’Italia, dell’Europa, del mondo”, conclude la nota.

