Ambulanti in crescita, i vigili:| "Impossibile presidiare la città" - Live Sicilia

Ambulanti in crescita, i vigili:| “Impossibile presidiare la città”

Lo sfogo di un ristoratore: "Non è giusto che io debba pagare le tasse e poi vedere frotte di venditori abusivi che vendono merce e cibo di ogni tipo". La replica del comandante dei vigili Messina: "Facciamo del nostro meglio con spirito di servizio e sacrificio".

Lotta all'abusivismo commerciale
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PALERMO – C’è una Palermo che ogni giorno apre gli occhi, conscia del proprio dovere, e svolge l’attività quotidiana e lavorativa nel rispetto delle regole e delle direttive vigenti. E poi c’è una Palermo che ‘indisturbata’, in barba a ogni legge, occupa con tavoli e bancarelle abusive marciapiedi, vie o intere carreggiate lasciandole poi, come spesso accade, in preda all’incuria e al degrado. E’ questa la duplice faccia della città, per secoli ‘culla del Mediterraneo’, in cui oggi convivono legalità e abusivismo. Un aspetto sottolineato da un commerciante di piazza Olivella, Francesco Capizzi, che ha mandato una lettera alla redazione di Livesicilia. Se da una parte i commercianti regolari devono pagare le tasse e adempiere ad un serie di obblighi amministrativi, pena multe salate e chiusura dell’attività, dall’altra c’è l’illegalità a farla da padrone con gli abusivi “che esercitano in totale anarchia – scrive Capizzi – . A Palermo si dice ‘cu unnavi nienti un paga nienti’, ed effettivamente è così. Da più di vent’anni mi occupo di ristorazione. Quando si richiede una nuova autorizzazione il Comune pretende una cucina interna di almeno 16 mq, quindi mi chiedo come mai a Palermo ci sono tutte queste cucine all’aperto? Ovunque ci sono kebabberie all’aperto, paninerie all’aperto, persino spaghetterie abusive in strada in pieno centro, proprio sotto l’assessorato al Centro storico. I dirigenti dell’Asp sono fiscali verso le aziende eppure non badano agli abusivi. E allora … di cosa stiamo parlando? Di regole che valgono per alcuni e per altri no?”.

Basta fare una passeggiata in città, da via Messina Marine a piazza Scaffa, passando poi per il salotto cittadino e concludendo il proprio ‘tour’ tra i vicoli dei mercati storici Vucciria e Ballarò, per notare frotte di venditori ambulanti. “In via Messina Marine per esempio – prosegue la lettera di Capizzi – ci sono decine di abusivi. Alcuni nel tratto fra la Bandita ed Acqua dei Corsari occupano con capannoni di ferro arrugginito interi tratti di marciapiede e anche parte del manto stradale. C’è pure un venditore di piante e fiori che sta lì giorno e notte senza che nessuno muova un dito per fermare questo abusivismo che si traduce in evasione fiscale e danneggia sia lo Stato che le imprese in regola”.

E così il commerciante chiama in causa Comune e forze dell’ordine che, a suo dire, da anni continuano ad ‘accanirsi’ verso le attività regolari “vessandole, tartassandole e controllandole continuamente come se fossero dei delinquenti”, lasciando invece agire ‘indisturbati’ gli abusivi: “Non stiamo qui a raccontarci le favole e dire che a Palermo è tutto bello, tutto perfetto – incalza Capizzi -. Le attività di ristorazione devono rispondere alle certificazioni Haccp, devono avere frigo separato per tipologia di alimento con temperature diverse e contenitori ermetici per evitare la contaminazione degli alimenti. Eppure mentre le forze dell’ordine sono intransigenti in tal senso, permettono alle varie griglie abusive di tenere i cibi esposti in strada al contatto con le polveri sottili, ai batteri presenti nell’aria senza la presenza di frigo, a 40 gradi sotto il sole in estate ed esposti alle intemperie in inverno. E che dire poi dei panellari in strada che scaricano l’olio esausto nella fognatura comunale? Si potrebbe andare avanti all’infinito, ma si sa…questa è la città dei figli e dei figliastri, dove lo Stato tutela l’abusivo a reprime coloro che credono nelle regole e in un futuro migliore, investendo i propri risparmi in una attività”. Capizzi conclude con una stoccata nei confronti dei vigili urbani che a suo dire “nonostante siano riusciti a fare un piccolo ‘miracolo’ in corso Finocchiaro Aprile dove i controlli negli ultimi mesi si sono fatti serrati, dovrebbero estendere i controlli a tappeto in tutta la città. La cosa più triste è il fenomeno più volte registrato che ha visto alcuni abusivi assenti proprio al momento dei blitz, per poi riaprire immediatamente dopo che le forze dell’ordine hanno terminato il servizio. Sono deluso e sconfortato, è inutile denunciare come ha affermato più volte il comandante dei vigili Messina se poi i risultati sono questi. Noi gestori chiediamo che la legge sia rispettata in egual modo per tutti, con l’eliminazione di chi non rispetta le norme. Se per avere la parità dei diritti – conclude Capizzi – dobbiamo depositare le licenze e fare gli abusivi, siamo pronti a farlo. Le nostre attività stanno toccando il fondo, con le tasse alle stelle ci hanno tolto tutto e adesso siamo pronti ad iniziare uno sciopero fiscale”.

Dal quartier generale dei vigili di via Dogali, il comandante Vincenzo Messina, spiega che “si è verificato nell’ultimo anno un incremento spaventoso degli ambulanti abusivi di circa il 70 per cento. Per non parlare poi dei mercati rionali il cui numero è passato dai 9 ai 24 settimanali in città, il che significa circa 4 mercati al giorno. Noi siamo presenti sul territorio – assicura – e vorrei rassicurare i cittadini sul fatto che non esistono zone di serie A e zone di serie B, come spesso lamentato, ma è impossibile presidiare tutta la città contemporaneamente. Non sono d’accordo con chi ci accusa di ‘accanimento’ contro i commercianti regolari e le imprese. Non è assolutamente vero, anzi, il termine stesso dice che i regolari non hanno nulla di cui preoccuparsi. E comunque vorrei precisare che, dati alla mano, le attività di sequestro da parte della Municipale sono aumentate notevolmente nell’ultimo periodo. In corso Finocchiaro Aprile non abbiamo compiuto alcun miracolo – conclude Messina – ma solo il nostro lavoro, quello che svolgiamo con passione e forza di volontà giorno dopo giorno, e continueremo a sorvegliare la zona così come faremo in corso Tukory e in altre parti della città perché la legalità diventi normalità, prassi e ordinaria routine. Palermo lo merita”.


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