Comunali, un "cantiere" a sinistra| Tutto pronto per la lista unica - Live Sicilia

Comunali, un “cantiere” a sinistra| Tutto pronto per la lista unica

Prove di unità da Sel a Rifondazione. L'assessore Catania: "Se serve, sono pronto a candidarmi".

PALERMO – Una lista unica alle prossime Comunali che riunisca la sinistra, facendo da laboratorio a livello nazionale, e che tiri la volata alla riconferma di Leoluca Orlando partendo dal “no” al referendum costituzionale del 4 dicembre. Mancano sei mesi al prossimo appuntamento elettorale, ma partiti e movimenti sono già in fermento in vista delle urne che decideranno chi sarà il prossimo sindaco di Palermo.

In particolare è il mondo a sinistra del Pd renziano a essere protagonista di grandi manovre. Nel 2012 la sinistra si spaccò violentemente sul duello Orlando-Ferrandelli, con Rifondazione a sostegno del primo e Sel del secondo, ma col risultato di non ottenere nessun eletto in consiglio. Quattro anni che in politica, però, valgono come un’era geologica e vedono oggi la sinistra palermitana, alternativa al Pd, riunita sotto le insegne del Professore e decisa a tornare a Sala delle Lapidi.

Palermo, anche in questo caso, potrebbe fare da laboratorio politico per il resto del Paese. A livello nazionale, infatti, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana seguono percorsi paralleli ma distanti mentre nel capoluogo siciliano, alle prossime Comunali, si potrebbe assistere a un’unica lista a sostegno di Orlando in grado di convogliare tutti: da Rifondazione a Sinistra Italiana, dall’ambientalismo (al netto dei Verdi alleati di Renzi) agli ex grillini Bocchino e Campanella, dall’Altra Europa con Tsipras a settori del mondo del sociale. Un mondo variegato che però guarda con interesse anche alla minoranza Pd: “Noi siamo tutti impegnati, in modo compatto, nel no al referendum, a Palermo sono venuti anche Ferrero e Fratoianni – dice l’assessore comunale Giusto Catania – perché crediamo che questa riforma restringa gli spazi di partecipazione e democrazia, non elimini il Senato, aumenti i poteri del governo, non velocizzi gli iter parlamentari e non sia condivisa. Diciamo alla sinistra del Pd che siamo pronti al dialogo, già dal 5 dicembre: speriamo che la vittoria del no faccia aprire un processo di esplosione del Pd e che la minoranza guardi al nostro progetto”.

Il cantiere è in corso e prevede una lista unica senza simboli di partito, con nome e logo ancora da definire, ma che ripeta la buona performance di Napoli (dove ha superato il 5%) e che superi le divisioni nazionali, lasciando immaginare un’unità anche nel resto d’Italia. “Il tutto a sostegno di Leoluca Orlando – spiega Catania – valorizzando questa esperienza amministrativa ma rafforzandone alcuni temi come il lavoro, l’ecologia, la sostenibilità sociale, la pulizia delle strade”.

Da settimane circolano anche i primi nomi dei possibili candidati: dallo stesso Catania all’assessore Barbara Evola, dal deputato Erasmo Palazzotto alla presidente della Prima circoscrizione Paola Miceli, dai consiglieri di circoscrizione uscenti come Carlo Dones, Massimo Castiglia e Lavinia Tumminia a qualche consigliere comunale orlandiano, passando per numerosi componenti della Consulta delle Cultura, con la presidente Delfina Nunes in testa, ed esponenti della società civile e della sinistra cittadina come Luca Casarini.

“Io sono a disposizione del progetto e sono disponibile a candidarmi, se questo potrà essere utile – continua Catania – ma a me interessa prima di tutto il ragionamento che sta alla base: vogliamo ricostruire una sinistra unita partendo da Palermo, vogliamo un nuovo municipalismo come a Madrid e Barcellona che coinvolga la città. Non ci interessano le sommatorie di partiti ma un progetto civico a sostegno di Orlando, senza cristallizzazioni ideologiche”.

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