Comune, dalla Tari 40 milioni |Un palermitano su tre non paga - Live Sicilia

Comune, dalla Tari 40 milioni |Un palermitano su tre non paga

Dati in lieve miglioramento per Palazzo delle Aquile che punta sulla lotta all'evasione.

PALERMO – La Tari continua a essere una tassa indigesta per i palermitani. Sebbene i dati siano in lieve miglioramento rispetto all’anno scorso, infatti, il Comune ha finora incassato meno di 40 milioni di euro tra l’acconto e il versamento in un’unica rata e, considerato che da questa voce dipende il servizio di igiene ambientale e la stessa sopravvivenza della Rap, non si può dire che ci sia da festeggiare.

I numeri infatti parlano chiaro: 1,1 milioni di euro sono stati versati da quei contribuenti che hanno deciso di pagare tutto in una volta, mentre dall’acconto sono arrivati 38,2 milioni, stando ai dati aggiornati questa settimana, con incassi che vengono registrati giorno per giorno da chi magari ha pagato in ritardo. In totale 39,3 milioni su una voce che a fine anno dovrebbe far segnare 118 milioni, anche se è ormai fisiologico un “buco” da quasi 40 milioni ogni anno.

Mediamente, un palermitano su tre non paga: o perché è sconosciuto agli uffici del Comune, o perché dichiara meno di quanto dovrebbe o perché proprio non paga. Un fenomeno che ha fatto suonare più di un campanello d’allarme per un ente che ha necessità di fare cassa e avere liquidità e che per troppi anni ha dovuto sopportare i furbetti della Tari. Secondo le intenzioni di Palazzo delle Aquile e dell’assessore al ramo Luciano Abbonato, grazie ai nuovi sistemi informatici, ai controlli incrociati e alle lettere di sollecito inviate con maggiore frequenza, dovrebbero arrivare una cinquantina di milioni dalla lotta all’evasione di tutti i tributi comunali, di cui la maggior parte proprio per la Tari (sono stati scovati 700 mila metri quadrati in più).

Palazzo delle Aquile da anni taglia costantemente le tariffe, passando dai 128 milioni del 2014 ai 118 di quest’anno: uno sconto che evidentemente non ha convinto i contribuenti più riottosi ad aprire il portafogli. Tra questi semplici cittadini ma anche aziende e studi professionali, spalmati in modo uniforme in tutta Palermo, dal centro alle periferie.

“I dati sulle riscossioni della Tari registrano un evidente miglioramento, tuttavia rimane ancora alto il livello di morosità – dice l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato – Per questo motivo l’amministrazione sta notificando in questi giorni circa 100.000 avvisi di liquidazione relativi alla Tari 2015 diretti a coloro che non hanno pagato o hanno pagato parzialmente il tributo lo scorso anno. L’invito che facciamo ai contribuenti è di mettersi in regola il prima possibile sul 2016, facendo ricorso al ravvedimento operoso, in modo da evitare l’aggravio di sanzioni e interessi”.

LE REAZIONI
“Le tasse sono fastidiose da pagare per chiunque, ma diventano odiose quando non c’è nemmeno un servizio degno di questo nome. L’igiene ambientale, ma non solo, a Palermo è più che carente – dice il capogruppo dei Comitati Civici Filippo Occhipinti – Abbassare le tasse anche lievemente è un controsenso, se poi non si riesce a dare un servizio appena sufficiente. Inoltre da sempre diciamo che la Tari è iniqua, non tiene conto della capacità contributiva e nemmeno del reddito. Questo è determinante sul mancato incasso di parte consistente della Tari: chi non ha niente o è disoccupato non pagherà mai. Penserà ai bisogni primari per sé e la sua famiglia, non certo a pagare le tasse. Da anni abbiamo richiesto la rateizzazione mensile dell importo annuale ai dipendenti, comunali e partecipare in primis, anche direttamente in busta paga o con Rid. Personalmente avevo presentato un emendamento nel 2013 in tal senso sin dalla Tares. Ma si sa chi è sazio non può capire chi è digiuno. Errori che si pagano pesantemente per le casse del Comune. Questo errori li pagheranno e pesantemente chi invece le tasse le paga. Infatti l’ ultima finanziaria nazionale prevede che tutto quello non pagato, quando diverrà inesigibile, sarà ricompreso nel costo della igiene ambientale e recuperato con la tassa dei rifiuti dell’anno successivo. Insomma pagano sempre gli stessi. Amministrare il Comune, oggi con risorse carenti, vuol dire programmazione e previsione. Un errore poi è difficile e doloroso per le tasche dei palermitani da recuperare. Purtroppo per i palermitani tanti, tantissimi errori sono stati commessi. Neanche la gestione delle tasse e la lotta all’evasione hanno saputo fare”.


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