PALERMO – Si va a rilento a Sala delle Lapidi in vista dell’approvazione del rendiconto 2016 e del bilancio di previsione del 2017. L’aula è rimasta bloccata per quattro ore a leggere i verbali della seduta precedente e a discutere di regolamenti interni e decentramento: si tratta dei nuovi poteri da delegare alle circoscrizioni. Appena sfiorata la discussione e l’approvazione dei debiti fuori bilancio, primo step ormai poco differibile per l’approvazione degli atri documenti contabili. A porre lo stop alla votazione sulle centinaia di voci che compongono il capitolo, per un ammontare di circa 32 milioni di euro, è stato il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, con l’avallo di parte della maggioranza: “Abbiamo posto una pregiudiziale – affermano i grillini –, non credevamo sarebbe stato corretto votare oggi senza la presenza e le spiegazioni degli organi competenti, ovvero dei revisori. Si tratta di debiti che sono frutto di una gestione a nostro parere poco attenta – continua il consigliere M5s Igor Gelarga – e di un cattivo funzionamento della macchina comunale. Prima di votare vogliamo avere contezza e dettagli precisi su queste voci, da troppi anni si approvano questi debiti senza neanche sapere cosa siano e da cosa derivano”. Il presidente del Consiglio Totò Orlando accogliendo di fatto l’atto dei grillini ha rinviato la votazione: il tutto verrà affrontato dopo l’arrivo a Sala delle Lapidi della relazione dei revisori dei conti, attesa per la settimana prossima. Intanto, domani relazionerà in aula l’assessore alla Rigenerazione urbanistica Emilio Arcuri: si parlerà del piano triennale delle opere pubbliche, alle 13 interverrà il sindaco Leoluca Orlando.
Da Forza Italia arrivano critiche per il rallentamento dei lavori d’aula. “La conferenza dei capigruppo aveva deciso che affrontare il Piano triennale delle opere pubbliche e i debiti fuori bilancio e invece si sono voluti allungare i tempi con la semplice lettura dei verbali delle sedute precedenti – afferma il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo -. Sarebbe stato importante ascoltare la relazione dell’assessore Arcuri sulle opere che riguardano la città e invece abbiamo ascoltato chiacchiere. Mi auguro che la conferenza dei capigruppo stabilisca un preciso ordine dei lavori e che si possa andare spediti anche verso l’approvazione del rendiconto 2016”.
Ma le grane per il Comune di Palermo non finiscono qui: neanche i conti del 2014 e del 2015 sembrano essere in ordine. Mentre il Consiglio comunale ha un solo mese per approvare rendiconto 2016 e bilancio di previsione 2017 prima dell’intervento del commissario ad acta, la Corte dei conti chiede spiegazioni urgenti sul rendiconto 2014 e sul bilancio del 2015 dal momento che “sono emersi, allo stato degli atti, diversi profili di criticità”. Ma la richiesta di chiarimenti dalla Corte dei conti non è recente: è pervenuta in consiglio comunale nel gennaio 2017. Il vecchio Consiglio aveva chiesto una proroga per fornire le spiegazioni richieste e questa è scaduta lo scorso maggio. “Così adesso il Comune di Palermo se non fornisce spiegazioni andrà incontro ad ulteriori sanzioni”, afferma il consigliere e vice presidente della settima commissione Claudio Volante.
Le criticità evidenziate dalla Corte dei conti sarebbero relative ai debiti fuori bilancio, ai pignoramenti oltre la soglia consentita dalla legge e alla “zoppicante” riscossione dei tributi. L’amministrazione comunale è corsa ai ripari fornendo ai consiglieri comunali una relazione da votare al più presto: un documento che fornirebbe le contro osservazioni richieste, ma che per l’avvocato e consigliere eletto fra le fila de “I Coraggiosi” non sarebbero sufficienti: “I chiarimenti forniti nella relazione non sono esaustivi – sottolinea Volante – . Vi sono dati oggettivi che non possono trovare giustificazioni sul piano giuridico e a mio parere sono frutto di cattiva gestione che si ripete negli anni e che non consentirà ai conti di questa città di risollevarsi”. Si mostra ottimista invece Barbara Evola, presidente della commissione al Bilancio: “Non ci sono dubbi che su alcuni settori in futuro sarà doveroso intervenire meglio e in maniera più incisiva, ma su altri aspetti del bilancio risolvere le criticità sarà un processo più lungo e complesso. Sono convinta però – continua la consigliera di Sinistra comune – che il documento fornito e che voteremo a breve in aula sia esaustivo e compilato correttamente con dati precisi che mostrano un miglioramento, seppur lieve, della nostra situazione finanziaria”.