PALERMO – Una nuova strada che collegherà piazza Generale Di Maria, vicino alla stazione Notarbartolo, con piazza Indipendenza e, da lì, con corso Re Ruggero e via Basile, via Oreto e il polo sanitario Civico-Policlino-Ismett. E’ questo uno dei grandi progetti destinati, con interventi poco invasivi, a rivoluzionare la mobilità a Palermo.
E’ da decenni, infatti, che nel capoluogo siciliano non si costruiscono grandi arterie di collegamento, a eccezione di viale Regione siciliana: strade, cioè, in grado di alleggerire il traffico e quindi di cambiare le abitudini degli automobilisti. Per questo Palazzo delle Aquile ha in cantiere la così detta “radiale di collegamento”, cioè una grande strada in grado di collegare due punti nevralgici della città, al costo previsto di 13 milioni di euro.
Da un lato la stazione Notarbartolo, che da qui a breve diventerà il vero punto di snodo dell’intera Palermo visto che da qui passeranno il tram, l’anello ferroviario e il passante; dall’altro piazza Indipendenza, ovvero la sede di alcuni dei monumenti più belli di Palermo ma anche di soggetti istituzionali come Palazzo dei Normanni e Palazzo d’Orleans, per non parlare del vicino Palazzo delle Aquile. In mezzo un altro snodo cruciale come piazza Lolli e quindi via Dante.
Il tutto, però, senza abbattere una sola costruzione: il tracciato seguirà infatti quello ferroviario, ovvero la strada correrà sopra il treno che verrà messo in galleria. Il treno non sarà interrato, ma sarà sotto una specie di tettoia sulla quale andranno le auto, sullo stile di corso Re Ruggero. Il risultato sarà quello di avere, a conti fatti, un’alternativa preziosa agli attuali percorsi, tra cui via Terrasanta, via Cusmano, via Goethe o corso Alberto Amedeo, quest’ultimo già congestionato per la Ztl in corso Vittorio Emanuele inaugurata per il riconoscimento Unesco. Tutti bordi della Zona a traffico limitato prevista nel Put.
A questo si deve aggiungere un altro progetto, quello del così detto centro direzionale regionale: scartata l’ipotesi di fondo Luparello, la Regione vorrebbe puntare sulla zona Notarbartolo con 500mila metri quadrati di costruito, soprattutto in altezza, che comprendono anche zone residenziali ed edilizia commerciale. Il Comune per il momento sta valutando l’idea, ma se questa si concretizzasse renderebbe la radiale ancora più cruciale.
Piazza Pretoria nel 2013, assessore alle Infrastrutture e Pianificazione territoriale Tullio Giuffrè, ha acceso un mutuo con la Cassa depositi e prestiti di circa 1 milione per la progettazione, la cui gara per l’esecutivo è stata bandita nel 2014 e aggiudicata provvisoriamente qualche giorno fa. In un paio d’anni dovrebbero partire i cantieri. “Non si tratta di un intervento per la realizzazione, sic et simpliciter, di una strada – dice il vice sindaco Emilio Arcuri – ma di un intervento di riqualificazione urbana che darà una risposta concreta alle esigenze della mobilità e che si inserisce in un disegno della città che vogliamo realizzare insieme alla nuove linee del tram da progettare. Se qualcuno pensasse alla costruzione di una semplice strada, si sbaglierebbe di grosso”.
“La radiale di collegamento è parte organica del nuovo sistema di mobilità di Palermo incentrato sulla dorsale del ferro (tram, anello e passante ferroviario) – dice Pierpaolo La Commare del Mov139 – la realizzazione di questa nuova arteria avrà l’importanza, in termini di rivoluzione della mobilità, che in passato hanno avuto via Libertà o viale Regione siciliana. Costituisce infatti una sorta di circonvallazione interna che renderà più sostenibile l’auspicata Ztl prevista dal Pgtu, favorirà il processo di pedonalizzazione in centro storico evitando di scaricare il traffico sul fragile tessuto viario interno. L’aggiudicazione provvisoria della gara è una bella notizia, adesso mi auguro che gli uffici accelerino i tempi per il completamento dell’iter amministrativo attribuendo a questa opera strategica la priorità che merita in termini di impegno, tempo e attenzione. Da parte nostra seguiremo gli sviluppi con la massima attenzione per assicurare alla città la realizzazione della radiale di collegamento in tempi brevi”.
“Leggo con vivo stupore le dichiarazioni del vicesindaco e del vice capogruppo La Commare – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – entrambi hanno annunciato ai palermitani che sarà costruita una strada che collegherà Notarbartolo con Lolli. Nulla da eccepire sull’opera, ma mi sembra doveroso precisare che la delibera che ha dato il disco verde alla radiale è riconducibile al consiglio comunale e alla commissione dell’era Cammarata. La progettazione non prevede nessun esproprio perché la strada copre la linea ferrata Lolli-aeroporto. L’amministrazione Orlando ha trovato già tutto predisposto, si doveva solo avviare la fase progettuale per poi appaltare i lavori, e se tutto andrà bene tra dieci anni taglieremo il nastro”.