PALERMO – Contro la Sampdoria serve una sterzata decisa per tornare a muovere la classifica e per farlo probabilmente questo Palermo necessita di un cambio di modulo. Almeno è quello che ha pensato Diego Lopez nella settimana che sta conducendo i suoi uomini all’ennesimo crocevia di questa stagione avara di soddisfazioni che rischia di trasformarsi, senza un immediato ritorno alla vittoria, in un lento calvario verso la retrocessione in serie B. Ecco che il tecnico uruguaiano, dopo le indicazioni colte seppur nella sconfitta di Torino contro la Juventus, avrebbe in mente di riproporre il modulo visto nel finale della sfida dello ‘Stadium’ con l’inserimento di Alino Diamanti più altri due trequartisti alle spalle dell’unica punta Nestorovski.
L’ex allenatore del Cagliari passerebbe dunque in sostanza dal 4-3-3, utilizzato fino ad ora in tutte le sfide affrontate da quando ha accettato l’avventura in rosanero, ad un 4-2-3-1 in cui l’unico dubbio al momento riguarda chi inserire al posto dello squalificato Goldaniga al centro della difesa. Considerando il ritorno di Giancarlo Gonzalez, anche se l’allenatore dovrà valutare le condizioni del costaricano nelle ultime sedute, il sostituto dovrebbe essere ancora una volta lo sloveno Sinisa Andelkovic, con Cionek e Sunjic pronti a giocarsi una maglia da titolare nel caso in cui Gonzalez dovesse andare ancora una volta in panchina.
A centrocampo le scelte di Lopez vedrebbero giocare in tandem l’inedita coppia composta da Mato Jajalo e Ivaylo Chochev con Gazzi tenuto fuori dall’undici titolare così come da quando l’allenatore sudamericano è subentrato al posto di Eugenio Corini. L’altro taglio in mediana dovrebbe riguardare dunque Bruno Henrique anche se non è escluso che il brasiliano possa giocare in posizione avanzato proprio al posto di Diamanti. Il trequartista di Prato, positivo nello spezzone concessogli da Lopez nel finale con la Juventus, potrebbe essere l’arma in più contro una difesa statica come quella della Sampdoria, che fa della fisicità con i centrali Skriniar e Silvestre il suo marchio di fabbrica. Staremo a vedere se le scelte del tecnico questa volta pagheranno.
