PALERMO – “Ma concorsi non ne fanno più alla Regione?”. Mamme, papà, nonni ripetono periodicamente questa domanda ai giovani figli e nipoti, precari o in cerca di occupazione, attaccati come sono al sogno del “posto fisso”. Meglio ancora se nella Pubblica amministrazione. Ma è chiaro, ormai: ai concorsi non crede più nessuno. Il dato è emerso più che chiaramente dopo il lancio dell’iniziativa di Livesicilia di dare il via all’Osservatorio sui concorsi che si sono svolti in Sicilia e che non sono stati mai completati.
Le segnalazioni che sono arrivate in pochissime ore sono moltissime, segno che il tema è molto sentito tra i siciliani. Le parole dei nostri lettori, nelle mail e nei commenti, fanno avvertire la rabbia e la disillusione che provano nei confronti delle Istituzioni. Soprattutto quando le stesse illudono di avere una possibilità e poi abbandonano le speranze di tanti agli anni che passano.
La decisione di approfondire il tema dei concorsi finiti “nelle nebbie” è nata in seguito alla notizia che l’assessorato per la Funzione pubblica ha annullato, in autotutela, gli ultimi strascichi del “concorsone” dell’aprile del 2000 per l’assessorato ai Beni culturali, allora guidato dall’assessore Salvatore Morinello che firmò ben diciannove bandi per un totale di 797 posti, tra dirigenti e addetti tecnici. Concorsi che prevedevano la selezione per soli titoli, che portarono – cinque anni dopo – alla compilazione di graduatorie di vincitori ma che non si conclusero mai con la formalizzazione di un rapporto di lavoro tra selezionati e pubblica amministrazione. E quindici anni dopo ecco il colpo di spugna che azzera tutto. Ma c’era ancora, tra chi aveva partecipato, qualcuno che ci credeva?
Il mito del concorso non esiste più. Dalla pioggia di mail e commenti emerge come i siciliani siano sempre più convinti che per arrivare nelle stanze della Pubblica amministrazione servono altre “scorciatoie”. Le segnalazioni che ci sono arrivate, e che affronteremo singolarmente nelle prossime settimane, sono le più disparate e toccano diversi livelli delle Istituzioni, dalla Regione ai Comuni, passando per le ex Province e la Sanità. Facciamo soltanto qualche esempio: una selezione per un pool di esperti per l’assessorato regionale all’Energia; un concorso per vigili urbani del Comune di Palermo i cui vincitori non sono mai stati richiamati; due concorsi identici banditi in due anni consecutivi (2011 e 2012) per operaori socio-sanitari all’Asp di Agrigento. E ancora selezioni per infermieri professionali, guardie forestali, esperti di comunicazione, di relazioni pubbliche e ancora e ancora. Migliaia di persone che ci hanno creduto, ci hanno provato, e si sono ritrovati con un pugno di mosche.
Da oggi siamo al lavoro sulle vostre segnalazioni, a cui cercheremo di fornire delle risposte che vi daremo in una serie di articoli che troverete nei prossimi giorni sul nostro giornale. Voi continuate a scriverci all’indirizzo mail redazione@livesicilia.it.