PALERMO – Gli elenchi degli ammessi alla prova di preselezione del concorso a cattedre sono stati pubblicati ieri sera ed è già caos. Gli elenchi dei partecipanti, divisi per regione, riportano per ciascun candidato la data (i giorni fissati per la prova sono due: il 17 e il 18 dicembre), l’orario e la sede d’esame. Salta agli occhi, però, un problema: molte delle sedi fissate sono licei occupati dagli studenti in protesta (soltanto a Palermo sono 18). L’ufficio scolastico regionale ha fatto presente al ministero il problema e sta lavorando a una lista di scuole di “riserva”. Sedi che potrebbero risultare idonee, dove svolgere le prove di preselezione nel caso in cui le occupazioni dovessero protrarsi fino alla data fissata per l’esame.
Ma non è l’unico dato a destare preoccupazione. I telefoni della task force, istituita dall’Ufficio scolastico regionale per fornire assistenza ai candidati e ai presidi per il concorso, stamattina sono stati subissati di telefonate. Negli elenchi pubblicati ieri sera dal ministero ci sono decine di date di nascita sbagliate. Veri e propri refusi, che rischiano di creare problemi al momento del riconoscimento in aula. Alcuni candidati sosterrebbero l’esame grazie alla macchina del tempo, dato che la loro data di nascita è indicata al 2025. Un problema che si è verificato in tutte le regioni d’Italia. L’Usr siciliano ha avuto rassicurazioni dal Ministero: i tecnici sono al lavoro per correggere gi errori. Errori che però non impediscono ai candidati di utilizzare l’Esercitatore, un software che simula la prova d’esame, messo a disposizione dal Ministero sul sito www.istruzione.it. Infatti tutti gli iscritti al sistema Polis, e quindi non solo chi ha fatto domanda per partecipare al concorso, ma anche chi è inserito nelle graduatorie, possono accedervi e simulare l’esame. Il sistema indica alla fine di ogni batteria di test le risposte giuste e sbagliate (ma, come annunciato dal ministro Profumo non indica le risposte corrette, per non facilitare i “furbetti della memoria”) e registra l’anagrafica dei risultati ottenuti.
Tra i candidati c’è perplessità anche riguardo le sedi designate per la preselezione. Per esempio, ci sono residenti a Palermo che dovranno sostenere l’esame in scuole della provincia e residenti nell’hinterland che dovranno recarsi nel capoluogo. L’abbinamento tra i candidati e le sede d’esame, spiegano all’Usr, è stato determinato in maniera casuale dai tecnici del Cineca, su base provinciale, proprio per garantire la trasparenza durante lo svolgimento della prova. Si limiteranno così i casi di candidati che svolgeranno la prova in sedi “amiche”, dove potrebbero ricevere aiuti.
Ma c’è anche una buona notizia. Sono stati riammessi molti di quei candidati che in un primo momento erano stati esclusi perchè le domande non risultavano inviate. Presentato il ricorso, il Miur li aveva ammessi alla prova in via precauzionale, ma in seguito al riesame tanti sono stati riammessi in via definitiva. In Sicilia i riammessi sono oltre 800, ma ce ne sono ancora più di un centinaio in attesa di riesame.
Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha diramato una nota alle direzioni degli uffici competenti per il territorio di fissare entro il 3 dicembre delle riunioni con i dirigenti scolastici della scuole che saranno sede d’esame, per fornire le direttive e le procedure necessarie.