La Corte d’appello di Palermo ha condannato l’imprenditore Vincenzo Mannina di Trapani a sei anni e tre mesi di reclusione per associazione mafiosa. In primo grado, con il rito abbreviato, era stato condannato ad una pena superiore di cinque mesi. La Corte ha poi confermato, in ogni sua parte, il verdetto di primo grado, compresa la confisca dei suoi beni. Tra i beni già sottoposti a sequestro c’é la “Mannina Vito”, società di calcestruzzi che ha ereditato dal padre e che operava, secondo gli inquirenti, in regime di monopolio. Mannina è in carcere dall’aprile 2007.
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