TRAPANI – Una tassa di soggiorno unica. E’ la soluzione per finanziare l’aeroporto di Birgi con i soldi dei Comuni. Quasi tutti i sindaci della provincia di Trapani hanno sottoscritto, nell’aula consiliare della Provincia, un documento che rappresenta una manifestazione d’interesse all’accordo che dovranno sottoscrivere con la Camera di Commercio e la società di gestione del “Vincenzo Florio”.
In una prossima riunione nella sede dell’ente camerale verranno ripartite le quote, in proporzione, delle amministrazioni. L’obiettivo è di raggiungere quota 3 milioni di euro. L’utilizzo della tassa di soggiorno, o di una sua parte, rimane lo strumento più rapido ed efficace. L’accordo di programma con Camera di Commercio ed Airgest punta ad un intervento di co-marketing.
Per il presidente della società di gestione Salvatore Castiglione si tratta di “un importante passo avanti che delinea un percorso utile e condiviso”. L’impegno economico dei Comuni è però programmato – per i tempi tecnici – sui bilanci del 2014, ma l’Airgest deve affrontare ora la ricapitalizzazione e la Provincia, che ne detiene il 49%, non ha fondi a disposizione. Il commissario straordinario Darco Pellos ha segnalato le difficoltà dell’ente. Da qui l’altro segmento della strategia per il rilancio di Birgi. Passa dai deputati regionali del collegio di Trapani. Hanno assunto l’impegno di coinvolgere la Regione per un suo apporto finanziario. La ricapitalizzazione è imminente così come è necessario accelerare anche nelle trattative con Ryanair. L’intesa deve essere ridiscussa e l’Airgest deve trovare le risorse per una nuova intesa quinquennale.
“L’attenzione dei sindaci – ha aggiunto il presidente Castiglione – ci consentirà di definire un quadro più chiaro anche nei confronti dei nostri interlocutori. L’importanza dell’aeroporto sta nei numeri che abbiamo messo a disposizione dei sindaci prima di presentare la bozza per l’accordo di programma.
In controtendenza con l’andamento del traffico europeo, italiano e regionale, Birgi sta registrando ulteriori crescite. Il traffico pasquale ha mostrato un incremento del 12% di arrivi nazionali e del 17% di arrivi internazionali, anche grazie all’apertura di nuove rotte. Il rapporto tra costi e ricavi è il migliore in assoluto rispetto agli aeroporti della nostra categoria. Registriamo il migliore risultato di costo per unità di prodotto e lo standard di qualità dell’aeroporto di Trapani è citato come esempio di gestione virtuosa nel nostro settore”.
