CATANIA – Vanno confiscati solamente i beni acquistati dopo il 2014, perché solo a partire da quell’anno il Tribunale di Prevenzione ha valutato positivamente la pericolosità sociale di Alessandro Vaglianisi, sottoposto alla sorveglianza speciale della durata di 2 anni. La Polizia, divisione Anticrimine della Questura di Catania, ha eseguito il decreto di confisca di un terreno – come riporta oggi La Sicilia – del valore di circa 100 mila euro emesso dal Tribunale. Il bene era stato sequestrato nel 2015 dopo un’indagine patrimoniale dalla quale era emersa una sproporzione dai redditi dichiarati e i beni acquistati. Il terreno era stato sequestrato insieme a un’azienda di lavorazione del rame e rottami e altri beni per un valore totale stimato in 5 milioni di euro. Il compendio aziendale e immobiliare però che è stato acquistato nel periodo precedente al 2014 – su disposizione del Tribunale Misure di Prevenzione – è stato restituito. Tra cui anche l’autorimessa di via Gelso Bianco, quella in cui nel 2009 Raimondo Maugeri aveva cercato riparo, inutilmente, dalle pallottole. Con il sangue del boss santapaoliano del Villaggio Sant’Agata i Cappello-Carateddi avevano dichiarato guerra a Cosa nostra.
Il Tribunale Sezione Misure di Prevenzione ha disposto la restituzione dell'azienda che era stata sequestrata nel 2015.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo