Consiglio aperto alle istituzioni | E' atteso anche il Prefetto - Live Sicilia

Consiglio aperto alle istituzioni | E’ atteso anche il Prefetto

L'auto incendiata al primo cittadino Mastroianni ed un volantino di insulti al vice sindaco Lo Presti: d'improvviso il clima si è fatto tesissimo a Santa Maria di Licodia. E giovedì, assise straordinaria con le massime autorità del territorio. (Nella foto, la conferenza stampa di stamane)

Santa Maria di Licodia
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SANTA MARIA DI LICODIA. Clima velenoso e teso a Santa Maria di Licodia. Prima l’auto data a fuoco del sindaco Totò Mastroianni che ha finito con l’avvolgerne anche altre due (a proposito, le indagini dei carabinieri proseguono nel tentativo di appurare le matrice ed i colpevoli); poi, i volantini diffamatori nei confronti del vice-sindaco Nino Lo Presti disseminati per tutto il paese e per il quale lo stesso amministratore ha sporto denuncia. Alla fine, nella mattinata di oggi la convocazione di una conferenza stampa congiunta tra la presidenza del consiglio e l’amministrazione licodiese che ha anticipato la notizia di un’assise aperta alle forze istituzionali, civili e militari del territorio in programma per giovedì prossimo. Per quell’occasione, è atteso anche il Prefetto. “Quanto sta accadendo è da condannare in maniera ferma e che riguardano non solo il primo cittadino ma anche tutta la nostra cittadina. L’amministrazione sta lavorando bene e quello che è accaduto significa, in fin dei conti, che siamo sulla strada giusta. Io non ritengo che ci sia un problema di sicurezza ma occorre prendere coscienza di quello che sta accadendo”. Sulla storia del volantino, il vice sindaco ha tagliato corto: “Dico solo che è stato fatto da gente che sta male e che sono pronto ad aiutarli tant’è che perdono queste persone”.

Appuntamento, dunque, a giovedì prossimo, per un incontro che avrà il compito di andare ben oltre le parole. L’ultima considerazione è del primo cittadino Totò Mastroianni: “Sull’incendio dell’altra notte ci sono delle indagini in corso e vedremo quello che verrà fuori. Ho ricevuto tanti attestati di solidarietà e questo mi ha dato altra forza. La storia del volantino è un attacco alla città ed alla comunità licodiese: un attacco riferito anche alla mia persona che non intendo tenere minimamente in considerazione”.


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