Consiglio comunale di Catania, approvato il rendiconto 2022

Consiglio comunale di Catania, approvato il rendiconto finanziario

Varate anche le misure sui debiti fuori bilancio
AMMINISTRAZIONE
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CATANIA – Il Consiglio comunale di Catania presieduto da Sebastiano Anastasi ha approvato nella seduta di ieri sera, convocata dal Commissario ad acta, il Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022.

Con il documento, illustrato dall’assessore al Bilancio Giuseppe Marletta, l’Assemblea cittadina ha deliberato nello specifico di approvare il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022, formato dal Conto del bilancio, dal Conto economico e dallo Stato patrimoniale, e gli allegati che ne fanno parte integrante.

Consiglio comunale di Catania: il rendiconto

Nel merito il documento contabile sancisce il rispetto dei parametri di diminuzione del debito complessivo del Comune previsti dal bilancio stabilmente approvato dal Ministero dell’Interno. In sostanza la gestione del 2022 ha fatto diminuire a soli 34 milioni di euro il disavanzo residuo, a fronte dei 40 preventivati, migliorando così di ben sei milioni di euro l’avanzo registrato.

Nel suo intervento in aula l’assessore Marletta ha evidenziato anche i risultati della gestione del 2022 dimostrano concretamente come il Comune di Catania negli ultimi anni abbia operato coi suoi uffici finanziari e l’indirizzo politico del mio predecessore Roberto Bonaccorsi, con equilibrio e sagacia nella gestione economico finanziaria, tanto che, nel 2022, sono state migliorate di oltre sei milioni di euro le previsioni del piano di risanamento”.

L’Aula, inoltre, ha dato il via libera al documento con 26 consiglieri presenti, dei quali 18 favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti. Disposta anche l’immediata esecutività.

I debiti fuori bilancio

Nell’ambito della stessa seduta il civico consesso ha inoltre approvato, all’unanimità dei 27 consiglieri presenti, l’ordine del giorno “Misure di contrasto ai debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 lettera A del decreto legislativo 267/2000″, proposto dalla Prima Commissione Consiliare permanente, primi firmatari il presidente Maurizio Zarbo e i vicepresidenti Andrea Barresi e Gianina Ciancio.


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