L’onorevole Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars, insieme al collega Ignazio Abbate, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale all’Agricoltura, sollecitando una soluzione alla questione relativa al Consorzio di bonifica di Agrigento.
A causa di una condanna a un risarcimento di 3 milioni e mezzo di euro subìta di recente, il Consorzio è stato costretto a sospendere il pagamento degli stipendi al personale (ormai dallo scorso febbraio).
Pace: “Lavoratori senza stipendio da febbraio”
“I lavoratori, a causa di questa vicenda giudiziaria, dal mese di febbraio non percepiscono le retribuzioni dovute, con grave nocumento – scrivono Pace e Abbate – per le tante famiglie il cui bilancio economico dipende da questo lavoro, così come i lavoratori stagionali, anch’essi in attesa del saldo dovuto a dicembre 2022”.
“Gravi conseguenze per il comparto agricolo”
“La mancata assegnazione delle risorse dovute per le retribuzioni dei dipendenti mette a rischio l’imminente campagna irrigua con gravi conseguenze per il comparto agricolo. Per tali ragioni – continuano gli onorevoli Pace e Abbate – è necessario che il Governo intervenga con la massima celerità al fine di scongiurare la paralisi di tutte le attività del Consorzio”.
Abbate: “Si valuti il ricorso a contributo regionale straordinario”
“Si valuti il ricorso a un contributo regionale straordinario che compensi le mancate retribuzioni a far data dal mese di febbraio 2023 e individuare una soluzione normativa che renda impignorabili i trasferimenti destinati al pagamento degli stipendi dei lavoratori”, concludono Pace e Abbate.
Savarino: “Servono cambiamenti urgenti”
L’onorevole Giusy Savarino di Fratelli d’Italia dichiara di essere “molto allarmata” dalla situazione emersa al consorzio di bonifica Agrigento: “Servono cambiamenti nella normativa per evitare che i pignoramenti gravino sugli stipendi – incalza Savarino -. Sono molto allarmata dalla situazione emersa al consorzio di bonifica Agrigento 3, dove i 270 lavoratori forestali hanno proclamato lo stato di agitazione dopo mesi in cui non percepiscono lo stipendio”.
“A seguito di atti di pignoramento per una controversia giudiziaria che sta pregiudicando le attività di gestione del consorzio e la campagna irrigua, sono stati interrotti i fondi che la Regione Siciliana aveva destinato al pagamento delle mensilità ai lavoratori”, continua Savarino che ha “già posto all’attenzione del Governo regionale questa situazione e richiesto un intervento in direzione di alcune soluzioni alcuni possiamo e dobbiamo metterli in atto già la prossima settimana con emendamenti al ddl in Ars”.
“Bisogna rintracciare e trasferire fondi ad hoc per arginare la gravosa condizione nell’agrigentino; modificare la norma che riguarda i capitoli generici di spesa così da rendere impignorabili gli stipendi e riaggiornare al più presto la vecchia riforma dei consorzi così che qualora, e questa è una eventualità che non deve trovarci impreparati, emergessero nuovi debiti in capo al consorzio questo riuscirebbe a fronteggiare la crisi”, conclude Savarino.