Consorzio di bonifica |Autoconvocazione all’Esa - Live Sicilia

Consorzio di bonifica |Autoconvocazione all’Esa

L'incontro è stato programmato dai sindacati il prossimo martedì 2 luglio alle 9.30.

Flai CGIL e Filbi UIL
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CATANIA – Flai CGIL e Filbi UIL di Catania annunciano l’incontro di “auto convocazione” sul caso Consorzio di bonifica, che si terrà martedì 2 luglio alle ore 9.30 nei locali della presidenza della Regione del palazzo Esa di Catania. I sindacati hanno chiesto la presenza del Presidente della Regione e dell’ assessorato regionale all’ Agricoltura per “cercare di avere una interlocuzione qualificata e fattiva, e affinché gli impegni che ciascuno assume siano rispettati per il bene dell’agricoltura catanese e dei lavoratori del consorzio”.

In questi giorni tra i lavoratori del Consorzio di bonifica di Catania alberga un gran sentimento di rabbia e di sfiducia nei confronti delle istituzioni consortili. “Tale sentimento è il frutto di una condizione lavorativa non accettabile, alimentato dal fatto che il consorzio non è in condizione di svolgere la propria funzione al servizio dell’agricoltura catanese, ossia l’irrigazione dei terreni agricoli della piana di Catania.

Da parecchi giorni, infatti, gran parte dei mezzi meccanici sono fermi per mancanza di carburante e della manutenzione ordinaria. –sottolineano le segreterie delle due sigle sindacali- Sul versante della condizione lavorativa vanno sottolineati due aspetti: da un lato i continui ritardi nei pagamenti degli stipendi (sono due i mesi di arretrato), dall’altro la vicenda occupazionale che oramai divenuta una farsa in cui tanti hanno perso il senso del ridicolo. Non vi è occasione di confronto tra i sindacati e le istituzioni regionali in cui quest’ultime non dichiarino imminente la stabilizzazione dei lavoratori stagionali di Catania.

Per tacere di assemblee convocate direttamente dai dirigenti e dalle istituzioni regionali, per annunciare provvedimenti amministrativi già adottati che prevedevano la stabilizzazione dei lavoratori, anche se i provvedimenti in questione non sono mai stati adottati. Va inoltre sottolineato che il passaggio degli stagionali a tempo indeterminato è un atto dovuto per una serie di motivi: il consorzio ha una pianta organica di circa 270 unità che risulta vacante di oltre il 50 percento; gran parte dei lavoratori hanno avuto in anni precedenti contratti a tempo determinato per oltre 36 mesi e quindi come prevede la normativa questi contratti vanno trasformati a tempo indeterminato e quindi il tutto può essere fatto per via amministrativa senza bisogno di interventi normativi; vi sono sentenze, che il consorzio non ha dato esecuzione, che riconoscono il diritto ai lavoratori del passaggio a tempo indeterminato. A questa situazione di sfascio non si può assistere passivamente. Da tempo cerchiamo di avere una interlocuzione fattiva ma gli organi consortili vanno avanti con annunci e promesse che sanno di prese in giro non più sopportabili”.

 


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