PALERMO – Quanto fa otto per Oddo? La risposta è semplice: quindicimila euro al mese. Pagano, ovviamente, i siciliani. Perché quella è la cifra che ogni trenta giorni l’Assemblea regionale siciliana sborsa per garantire gli stipendi degli otto consulenti chiamati solo tra novembre e dicembre dal deputato questore del Partito socialista, Nino Oddo. Una batteria di esperti da fare invidia a Trump, insomma, a sostenere il parlamentare che si occupa anche dei conti dell’Assemblea.
A proposito di conti, come detto, quelli che riguardano i collaboratori di Oddo, sono presto fatti. Tra il 23 novembre e il 20 dicembre scorsi, infatti, il parlamentare ha chiamato al suo fianco Stefania Accardi, Stefano Barbiera, Salvatore Colicchia, Francesco Foggia, Giuseppe Alastra, Maria Stella Di Liberto, Ignazio Chianetta e Leonardo Marino. Per loro, che si sono “sostituiti” ai precedenti consulenti ai quali nel frattempo è scaduto l’incarico, stipendi lordi che vanno dai 1.600 ai 2.500 euro. Per fare cosa? “Attività di segreteria” si legge sul sito ufficiale dell’Ars. Una segreteria degna della Casa bianca.
Ma uno squadrone di collaboratori popola anche la segreteria del vicepresidente Giuseppe Lupo. A dicembre, l’ex segretario del Pd ha rinnovato contratti nel frattempo scaduti: quello di Francesco Russo (da 4.250 euro lordi al mese), Ignazio Davì (mille euro lordi), Massimo Affatigato (mille euro lordi), Michele Fiore (4.250 euro lordi), Domenico Pirrone (mille euro lordi), Agata Teresi (mille euro lordi) e Maria Grazia Gullo (mille euro lordi). Sette stipendi ai quali Lupo ha anche aggiunto, come prevede un decreto del presidente dell’Ars, un contributo “una tantum” che oscilla tra i mille e i 1.500 euro per ciascuno dei collaboratori. Soldi che erano rimasti sostanzialmente disponibili dal plafond dell’anno precedente.
Assai più generosi, in questo senso, i “premi” concessi ai suoi collaboratori dal deputato questore del Pd Paolo Ruggirello. A Gabriella Sveglia, sua consulente fin dal 2014 con uno stipendio lordo di 2.143 euro, è arrivato anche un compenso aggiuntivo di diecimila euro. La collaboratrice si è occupata in questi anni della “gestione dei rapporti tra la segreteria particolare e i rappresentanti dei gruppi sociali che a vario titolo richiedano un contratto con il committente”. A un’altra collaboratrice addetta alla segreteria, Antonella Lusseri, il cui contratto è stato revocato appena nove giorni fa, è arrivato invece un premio da cinquemila euro. È arrivato da poco, invece, Davide Parrinello: per lui contratto da 1.500 euro lordi al mese.
Prestigioso anche il contributo una tantum offerto dal deputato segretario del Partito dei siciliani-Mpa Dino Fiorenza alla collaboratrice Elena Mancuso, presente nella segreteria dell’onorevole fin dai primi mesi della legislatura e alla quale dai primi del 2016 lo stipendio è stato raddoppiato fino a 3.312 euro lordi. Stipendio al quale, come detto, si aggiungerà un ricco premio da ottomila euro. La metà spetterà invece a Sebastiana Viglianisi: 4 mila euro una tantum a compensare il fatto che il contratto da mille euro lordi è recentemente scaduto. È arrivato da poco all’Ars, invece, il consulente Davide Cunsolo e ha già ottenuto un premio secco da 2.500 euro che si aggiunge a uno stipendio da 1.640 euro lordi. Nessun premio invece per Dario Privitera: per lui, arrivato alla fine di novembre, solo mille euro lordi di stipendio.
Negli ultimi mesi del 2016, invece, il deputato segretario di Sicilia Futura Salvo Lo Giudice ha calato una “cinquina” di contratti tra rinnovi e nuovi incarichi. Tra questi ultimi, quello di Pietro Albanese: per lui ecco 4.325 euro lordi per “attività di segreteria”. Assai meno costosi gli altri, ossia quelli di Anna Maria Mancuso, Stefania Morreale, Massimiliano Basile e Tiziana D’Alessandro: i compensi in questo caso oscillano tra i 500 e i 1.300 euro lordi. È arrivato tra gli ultimi, ma si è subito adeguato al ritmo dei colleghi, il deputato segretario di Forza Italia Vincenzo Figuccia. Il 29 dicembre scorso, tra rinnovi e nuovi incarichi ecco i contratti per Romina D’Amato, Rosa Giglio, Gioacchino Nunzio Bosco, Maria Siino (mille euro lordi per tutti) e Ugo Zagarella (per lui 1.900 euro lordi). L’Ars è sempre il paradiso dei consulenti.